Frankbull Frankbull (---.---.---.206) 7 novembre 2009 12:36

Allego articolo di oggi ,del Cittadino di Monza: mi dite come deve regolarsi un cittadino medio ed un medico medio che non ci guadagna nulla dalle aziende e che riceve dall’ufficio igiene (per le vaccinazioni stagionali) solo il quantitativo necessario per i soggetti a rischio e che quando (non essendo obbligatoria) una madre informata(nel bene e nel male) decide di farlo la fa firmare ? .Nessuno va a chiamarle da casa e sapessi la maggior parte dei bambini sani che vengono vaccinati direttamente dai genitori scavalcando i medici e recandosi in farmacia a comprarlo(ma questo non è il caso del vaccino della suina ). E’ logico che ad un figlio sano io la suina non gliela farei fare se continua ad essere facoltativa!Non pensate solo al bambino che è vittima degli effetti indesiderati del vaccino ma anche ad un genitore medio(che non la fa ) a cui muore un figlio a rischio e scopre ,poi,che il vaccino è efficace !

Monza

- «Non si tratta ancora di influenza stagionale. La maggior parte di chi, in questi giorni, è ammalato, ha l’H1N1». Così Rinaldo Missaglia, medico pediatra brianzolo presidente della sezione regionale Fimp (Federazione italiana medici pediatri) cerca di dipingere il quadro di quest’ultima settimana. Una settimana in cui le telefonate ai medici si sono moltiplicate e le file in ambulatorio non si misurano: «I pazienti, però, sono comprensivi. Capiscono che la situazione è d’emergenza e non si lamentano se c’è da aspettare. Anzi, si dimostrano solidali con noi medici».

In quanto pediatra-sentinella (uno dei sei presenti sul territorio brianzolo) lo stesso Missaglia ha segnalato, la scorsa settimana, una cinquantina di casi di sospetta H1N1, settanta questa settimana. Casi di bambini e ragazzi che presentano tutti i medesimi sintomi: cefalea, febbre anche non troppo elevata ma prolungata per qualche giorno e sensazione di spossatezza che rimane anche quando la temperatura si abbassa; tosse secca che colpisce i più grandicelli; vomito e diarrea che colpiscono i più piccoli. «Di fronte a sintomi di questo tipo – chiarisce il pediatra - la terapia che suggeriamo è quella di utilizzare paracetamolo (antipiretico, ndr) e ibuprofene (antinfiammatorio e analgesico, ndr) per far passare la febbre, il mal di testa e i dolori articolari. Per la tosse vanno benissimo i sulfumigi, gli aerosol o le caramelle all’eucalipto».

Assolutamente no agli antivirali e agli antibiotici: i primi hanno un uso altamente specialistico, vanno somministrati solo in caso di fisico molto debilitato e, se presi in maniera inadeguata (senza stretto controllo medico), possono far mutare il virus che cerca di sopravvivere agli antivirali; gli altri, invece, servono solo per complicanze di tipo batterico. L’invito, inoltre, è quello di vaccinare i bambini: «Il vaccino non ha controindicazioni ed è efficace al 70%».

Anche se, per il momento, il vaccino è riservato a bambini e adulti con situazioni a rischio e bisognerà aspettare gennaio per il secondo ciclo. D’altra parte, questa H1N1 è arrivata in anticipo rispetto ad ogni previsione: «A gennaio – conclude Missaglia - sarà sì la volta dell’influenza stagionale, ma l’abbinamento dei due vaccini è impossibile». Per ora, infatti, non si possono avere entrambi i vaccini: chi, in questi giorni, sarà vaccinato per l’H1N1- che ora risulta avere la precedenza - non sarà anche vaccinato per la stagionale.
E. Lamp.


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