Persio Flacco (---.---.---.49) 2 agosto 2014 10:57

Purtroppo non è la prima volta che una elite antidemocratica, manipolando l’opinione pubblica, riesce ad impadronirsi di un regime democratico.

La ossessiva demonizzazione di Hamas, che peraltro è una creatura del regime israeliano, ha dato i suoi frutti: gli israeliani vorrebbero che fosse debellata definitivamente, vorrebbero liberarsi da questo incubo, continuamente evocato dal regime, che tiene sempre vive le loro paure più profonde: la negazione del loro diritto ad esistere come padroni di se stessi, il timore di essere colpiti senza motivo in ogni istante dell’esistenza per il solo fatto di essere ebrei.

Naturalmente il regime israeliano si guarderà bene dallo sgominare Hamas. 

Invece approfitterà del consenso che riceve per infliggere alla popolazione palestinese l’ennesima punizione collettiva;
per affermare di nuovo, e con la chiarezza più brutale, che essa è completamente nelle sue mani e che nessuno al mondo può aiutarla;
per dichiarare al mondo, con la stessa brutale chiarezza, che nessuno può far nulla per fermarlo, e che il resto del mondo deve rassegnarsi a prendere atto che dei suoi valori umanitari o di legalità il regime israeliano se ne infischia;
infine per avvezzare l’opinione pubblica israeliana ad accettare il metodo della punizione collettiva dei palestinesi e della negazione dei loro diritti fondamentali.

Questo affinché gli ebrei israeliani, dalla paura che giustifica il massacro di Gaza, passino gradualmente a considerare l’uso della forza contro i palestinesi come un loro diritto in quanto ebrei.

Torna alla memoria la formidabile intervista di Amos Oz a Sharon, poi disconosciuta da quest’ultimo.

Nell’intervista era dichiarato con grande chiarezza il programma dell’elite: fare degli ebrei un popolo duro, forte, al quale nessuno deve dire cosa fare e cosa non fare. E questo costringendolo a schiacciare i suoi nemici senza pietà e senza farsi distogliere da nessuna remora morale.

Il programma va avanti.


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