
Il problema dell’infiltrazione è stato affrontato anche da alcuni dei più importanti esponenti delle BR. Franceschini ne ha parlato, in maniera molto chiara, e tuttavia non ha mai ridotto l’esperienza delle BR a qualcosa di manipolato. C’erano, li hanno visti, o percepiti, personaggi ambigui, e loro stessi si chiedevano se certe vicende non fossero frutto di manipolazione.
Ma non è che si può ridurre tutta la vicenda a questo. Il punto non è: chi ha aiutato le BR (o altre organizzazioni) a diventare quello che sono diventate. Se uno si mette su questa direttrice trova una infinità di soggetti, organizzazioni, partiti, interessi, poteri, potenze (a livello scalare: dal locale al globale), etc. che potevano vedere con favore questo fenomeno.
Del resto, la storia delle rivoluzioni è fatta anche di questo. Lenin non si fece aiutare dai tedeschi per ritornare in Russia, con il famoso treno blindato? E i tedeschi, che erano in guerra con la Russia, non erano interessati a liberarsi di un fronte? Certo che fu aiutato.
Quando Franceschini disse "Moretti si credeva Lenin", non dice qualcosa di ben preciso?
Cmq, per ritornare alla tua domanda. Qualcuno dei nomi che hai citato ha pagato con il carcere, a lungo. Se c’è qualcuno che è stato favorito nella latitanza, non è tra quelli che stanno in Italia, o hanno fatto decenni di carcere.
Ma favorire una latitanza, non è una questione che può fare un singolo, per proteggere un parente. E’ una cosa più complessa. Una lunga latitanza, come dimostrano quelle dei mafiosi, può essere fatta con un livello di protezione statale.
Uno Stato non regala una latitanza a qualcuno solo per proteggere il buon nome di un ufficiale, o di un politico.
Quando poi la latitanza è internazionale, gli Stati che la proteggono devono essere almeno due...
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