E tra parentesi, con discorsi del tipo "col porcellum vinciamo noi..." Grillo si comporta esattamente come tutti gli altri politici.
La legge elettorale andrebbe cambiata a prescindere dall’utile che si può ricavare.
Non esiste rappresentatività se il cittadino non può dare un mandato al proprio eletto ma è costretto ad esprimere una semplice preferenza ad una lista. Dalla mancanza di rapporto fiduciario elettore-eletto deriva il vincolo di obbedienza al capo-coalizione, cosa tanto cara allo stesso Grillo. Eppure la costituzione afferma il contrario.