(---.---.---.232) 7 aprile 2013 21:33

Ma i parlamentari non erano dipendenti degli elettori? Cioè, se uno ha votato M5S ha fatto bene se vuole parlamentari che fanno quello che dice Grillo e ha sbagliato a votare in caso contrario? Ma come funziona questo rapporto di lavoro, chi è il datore? Di chi sono dipendenti gli eletti?


Se i parlamentari sono dipendenti del popolo, è il popolo ad essere sovrano. Sempre. E quindi è Grillo che sbaglia ad interpretarne gli umori e dovrebbe darsi una regolata dato che non rappresenta che una parte del movimento. L’alternativa è affermare che il voto di chi la pensa come lui valga 10 e quello degli oppositori valga zero. Peccato non funzioni così. Uno vale uno, lo diceva lui.

Quando si inizia a dire che il popolo ha sbagliato a votare si sente stridio di unghie su specchi.

Per me la questione è semplice: Grillo ha una voglia matta di cacciare chi non lo asseconda, ma non può. Perché se lo fa rischia di creare un gruppo parlamentare misto svincolato dalle sue pretese, libero di votare secondo coscienza, e libero di farlo proprio perché cacciato. E soprattutto di dare l’immagine di mancanza di coesione dopo il voto, cioè che ciò che decanta non sia realizzabile nella pratica. Utopia.

Quando i parlamentari del M5S capiranno che è Grillo ad aver bisogno che restino nel movimento, cambieranno i rapporti di forza interni.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito