(---.---.---.226) 2 ottobre 2012 20:01

Zero politica >

Da un lato Monti è certo che il rigore favorirà la crescita e che l’uscita dal tunnel si avvicina. Dall’altro è pronto a continuare a “servire il paese” a fronte di “circostanze speciali”. A cosa sta pensando?

Nell’ultimo anno il Debito è aumentato del 5% e, nonostante la Bce, il tasso d’interesse resta inchiodato al 5%. Il Pil è calato del 2,5% e la disoccupazione è cresciuta di 3 punti. Il costo del carrello della spesa è salito del 4,7% ed i consumi alimentari sono scesi del 2%.
Per la UE il nostro “Indice Sociale” sta registrando, nel 2012, un tasso di caduta triplicato.
Di quanto dobbiamo aspettarci che tale situazione debba peggiorare per diventare “speciale”?

C’è anche un’altra possibilità.
La “chiamata alle urne” è l’unica vera sfida delle capacità politiche. Assumere la guida di un “percorso” di crescita, per nulla facile e scontato, è prova di responsabilità. E’ mettere in gioco il consenso popolare.
Viceversa.
Per Monti cosa serve fare “lo chiede l’Europa”.
Usare il paravento del “governo tecnico” in attesa di tempi migliori è la formula meno compromettente.
Equivale allo “zero” in politica.
Rischiare non è mai prerogativa di una casta di Primi Super Cives


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