Non magnificare i tempi passati Paolo,prima perché a fare bene i raffronti non sempre l’oggi è peggio del passato, basta pensare agli anni di piombo, e poi perché i guai di oggi sono la diretta conseguenza delle stupidate, furbizie, bricconate e quant’altro del passato.
Facciamo qualche esempio proprio sul PCI e su quei nodi irrisolti: la proposta del PCI sulla questione meridionale era ridicola negli anni 50 e inesistente successivamente; altrettanto ridicola quella sulle mafie (pur essendo il PCI la vittima prima dei mafiosi); l’indipendenza della magistratura andava bene quando si occupava di democristiani, ma non quando si interessava al PCI; il clientelismo era condannabile quello dei democristiani, quello comunista era difesa della povera gente; il finanziamento illegale dei partiti era corruzione se si trattava di democristiani e dintorni era una dolorosa necessità quello comunista (sia quello proveniente da paesi stranieri che quello derivato dal mondo produttivo nazionale); l’antipolitica non era un problema da risolvere dovuto alla mancata piena realizzazione dell Stato di diritto, ma un malcostume da disprezzare. Per l’indipendenza della stampa poi non ne parliamo proprio.
Insomma Paolo e Daniel, la mia conclusione è che o si entra realmente nelle questioni di fondo della vita politica degli italiani o la sinistra continuerà a fare da contorno e il governo di questo paese continuerà ad essere cosa che riguarda alternativamente la destra autoritaria o la destra moderata.
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito