Vito Enzo Salatino (---.---.---.165) 4 marzo 2011 19:43

@F.DINICOLI

Rispondo alle sue osservazioni precedenti (4.03.2011, h1.28) sull’impianto "Waste to Fuel"

1. Il gassificatore catalitico potrebbe determinare gli stessi effetti della combustione.

Non è affatto vero che un gassificatore catalitico con iniezione di vapore e di Ossigeno puro in difetto determina gli stessi effetti della combustione.
Le ho spiegato che si tratta di due reazioni diverse e/o successive, la gassificazione genera prevalentemente CO (Monossido di Carbonio, che è anche un potente combustibile gassoso oltre che una materia prima per sintesi organiche) e che viene usato insieme all’Idrogeno H2 per realizzare sintesi importantissime e fondamentali nell’industria chimica per generare prodotti chimici organici conteneti Carbonio.
La combustione invece genera CO2 (Biossido di Carbonio o Anidride Carbonica), gas inerte e asfissiante per l’ uomo (ma essenziale per la vita delle piante), con un effetto serra potentissimo, quindi generazione di gas e calore.
La CO2 si può riconvertire a carburanti sintetici, anzichè sparararla in atmosfera e generare Global Warming, con un processo RWGS + Fischer Tropsch simile a questo Waste / Biomass to Fuel, decarbonizzando il sistema dei trasporti italiano, processo prescritto anch’esso dalla Unione Europea e già in parte praticato negli USA, ma questo è un altro processo con varianti, anche se analogo.

La reazione di conversione del Carbonio contenuto nei rifiuti a CO è esotermica.
Inoltre nel gassificatore è previsto il riciclo di frazioni gassose C1-C2 (metano, etano, etilene) che sono un sottoprodotto in piccola percentuale (5-7%) della reazione di Fischer-Tropsch, per fornire calore e riconvertirle nuovamente in CO, oppure allo steam reformer, oppure nuovamente in testa al reattore F.-T., secondo necessità di calore e/o reagenti.
L’impianto è autonomo nell’esercizio a 900°C, senza ricorrere a carburanti fossili esterni (proibiti), nè emettere CO2 in atmosfera (proibita).

2. I rifiuti possono contenere materiali inorganici.

 Se si presume che la compenente inorganica, metallica e minerale dei rifiuti sia prevalente, la versione del gassificatore sarà quella al plasma a 5.000°C con due torce in fondo al crogiuolo del gassificatore, che distruggono ad elementi chimici semplici ogni componente organico nel fondo del gassificatore, fondono metalli e ossidi metallici purificandoli e scaricano ciotoli metallici in bagno d’acqua, richiesti da industrie metallurgiche del recupero metalli.
La componente organica dei rifiuti, qualunque essa sia contenete Carbonio, è tutta trasformata in syngas per la conversione a carburanti liquidi.

3. Questo impianto Waste to Fuel va utilizzato per trattare rifiuti residui dopo la raccolta differenziata ed il riciclo delle frazioni utili, separabili e vendibili.

Rifiuti da biomasse (residui boschivi, residui cellulosici, di cartiere, rifiuti da altri trattamenti di biomasse e di coltivazioni di ogni genere, dai residui della spremitura delle olive, dei semi vegetali, dei residui cerealicoli, residui di trattamenti aerobici e anaerobici o del compostaggio, o dalla filtarzione del trattamento acque reflue, etc. in pratica tutte le componenti organiche non-biodegradabili contenenti Carbonio vengono trattate in questo processo Waste to Fuel, senza smaltirle in discariche o bruciare in altro modo in inceneritori o all’aperto.


4. Io pretenderei di voler produrre combustibili anzichè compost e concime.

Evidentemente lei sta scherzando.
Se una frazione dei rifiuti è biodegradabile e separabile, e buona per compost e concime ben venga e meglio. E’ più semplice e facile, forse.
Le ho già detto che enormi quantità di prodotti organici contenenti Carbonio non sono biodegradabili e non sono adatti per compost e concime.
Le ho detto che masse enormi di pneumatici, gomme, plastiche, cuoio e pelli trattate, legno e cellulosa trattata, tessuti e tessili, etc. non sono bio-degradabili, e talora si trovano intimamente miscelati con tutto il resto e non sono più separabili (per es. come farebbe a separare 7 milioni di ecoballe napoletane per 7 milioni di ton di rifiuti stocckate e destra e a sinistra, non più defferenzioali e separabili correttamente, interagite, decomposte, in forma di materiale incrostato, cosidetto "mummificato" ? 
Non fa nè compost nè concime, per contaminare tutto e tutti e rischiare di mandarli al creatore statisticamente.

Per inciso, la prego di moderare i termini nei suoi messaggi, perchè io non sono complice di niente, tanto meno dell’incenerimento, non sono contro la legge come pare che dica lei, non sono partecipe di sistemi distorti contro l’ambiente e la salute delle popolazioni, giacchè è vero esattamente il contrario e mi pare che la verità dei fatti nei rifiuti non sia dalla sua parte, anzi, come le dirò più avanti.

5. La produzione di ceneri, nanoparticelle ed emissioni ci sono.

Ho già detto che anche nel gassificatore catalitico per la produzione di CO e H2 si formano alcune impurezze che vanno tassativamente eliminate dal syngas, pena danni gravi ai catalizzatori.
Esiste una sezione intermedia dell’impianto tra gassificatore e unità di steam reforming per la purificazione a secco e a caldo del syngas, che va pulito a fondo prima del suo uilteriore utilizzo per la sintesi.
L’impianto di purificazione (cleaning) è composto da:
- Ciclone per la separazione di ceneri e particolato (a 600°C riciclate al gassificatore).
- Filtro a candele ceramiche per separazione di PM10-5 (a 600°C riciclate).
- Abbattimento di HCl e HF con torre a letto fisso di CaO/CaCO3 rigenerabile.
- Abbattimento dei composti dello Zolfo con torre a letto fisso di ZnO/Fe2O3 rigenerabile.
- Torre a carbone attivo per abbattimento Mercurio, rigenerabile.
- Abbattimento NH3 per ossidazione catalitica ad N2.
- Abbattimento delle nanopolveri PM2,5 con plasma-corona pulsante a freddo (400-600
 °C) e precipitatori elettrostatici

L’operazione di pulizia del syngas è fondamentale, è condizione sine-qua-non, è la parte più complessa e costosa dell’impianto (costa il doppio rispetto a tutto il resto dell’impianto, esclusa la preparazione), se la pulizia perfetta del gas non riesce l’impianto si blocca per avvelenamento dei catalizzatori.

Quale camino di scarico all’atmosfera abbia visto lei, non lo so, e non mi risulta.

6. La CO2 non è un veleno e non crediamo alla barzelletta che la CO2 fa aumentare la temperatura della terra.

La CO2 infatti non è un veleno, è asfissiante per l’uomo, ma essenziale per le piante e la sintesi clorofilliana. 
Se poi lei non crede all’effetto serra generato dalla CO2 e altri gas come NOx e Metano, al Global Warming con surriscaldamento ambientale e mutamenti climatici più o meno catastrofici generati dall’incremento della CO2 nell’atmosfera, all’inquinamento atmosferico generalizzato con 2,4 milioni di morti all’anno su scala mondiale, non crede alla necessità di ridurre le emissioni di CO2, alla necessità di ridurre i combustibili fossili e/o le loro emissioni, alla necessità di sostituire i fossili emettitori di CO2 con le energie rinnovabili e con processi industriali carbon free e carbon neutral (come questo in discussione), se quindi lei contrasta le direttive europee 2009/28 E.U, recepite dalla legislazione italiana, sulle energie rinnovabili in sostituzione dei fossili (carbone, gas e petrolio) e sulla necessità assolutamente prioritaria di ridurre le concentrazioni di CO2 in atmosfera, tutto ciò significa semplicemente che il suo atteggiamento contrario, stando così le cose, è abbastanza antisociale, per la verità, rispetto alle direttive europee ed italiane. 
Se così è, si può concludere che noi stiamo quì a discutere solo per onor di firma e di dialogo, ma che in realtà discutiamo sul nulla e sull’aria fritta, giacchè abbiamo due visioni del mondo e convinzioni completamente diverse, anzi opposte e inconciliabili. 
Io non sono negazionista climatico e sono convinto degli effetti assolutamente negativi della CO2 sul clima e sul Global Warming e della necessità di contrastare in qualunque modo l’aumento della CO2 nell’atmosfera.
Lei non crede nella barzelletta della CO2 contro le direttive europee, e qundi alla fine stiamo quì a discutere per niente.

Grazie comunque per l’attenzione e distinti saluti
Vito Enzo Salatino


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