giovedì 24 settembre 2020 - alessandro tantussi

Elezioni e fattore "C"

Con la riduzione del numero dei parlamentari ed il crollo del consenso al 10%, quanti parlamentari eleggerà il M5S?

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Intanto, per restare in sella più a lungo possibile, hanno furbescamente previsto che la riforma entri in vigore dalla prossima legislatura, così non rischiano di andare a casa per lo scioglimento delle camere.
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Tutti i "peones", ovvero i parlamentari "minori" di maggioranza e di opposizione, ora sanno bene che probabilmente non saranno più eletti e quindi faranno l'impossibiler per evitare lo scioglimento. E così blindano anche il governo e la legislatura.
Dunque, tenuto conto del combinato disposto del risultato referendum+regionali, chi è che ha vinto le elezioni? Giuseppe Conte!
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Arrivato a palazzo Chigi per caso, il professore non è un bischero ma un illustre sconosciuto ed emerito incompetente della politica che chiedeva suggerimenti a Giggino sì.  E' passato con disinvoltura dalla Lega al PD, Belzebù-Andreotti gli farebbe un baffo. Zu Giulio, al confronto, era una mammoletta.
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Eppure, oramai, son più due anni che occupa la poltrona più importante della Repubblica. E chi ce lo leva? Ci resterà anche alla faccia dei grillini, che rischiano di sparire dalla scena politica e ora lo sopportano un po' meno (a cominciare dal bibitaro che scalpita per tornare in auge). L'avvocato degli italiani sguazza tra i litigitra partiti e si giova della paura del Covid. Ha imparato la lezione, DIVIDE ET IMPERA.

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Fra decreti, fiducia e DPCM ha l'opportunità di fare quel che vuole e di rimanere a lungo, molto più di quanto hanno durato i governi dei grandi leaders politici del passato assai più competenti di lui.
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Bisogna riconoscere che ha un gran culo.



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