giovedì 6 settembre 2018 - Paolo Giardina

#dinogiarrusso. Chi la fa l’aspetti

Il dato è chiaro.

Il movimento del cambiamento, al secolo Cinque Stelle, continua nel processo inarrestabile di normalizzazione.

 

Diventa sempre più un partito pigliatutto di vecchio stampo, sia nell’utilizzo del politichese, esprimendo concetti privi di contenuti, sia nei comportamenti, ma con una fondamentale differenza, un popolo consapevolmente strumentalizzato.

La notizia è questa, Dino Giarrusso dirigerà l’osservatorio sui concorsi nell’università per conto del governo.

Quindi, l’ex trombato a 5 stelle, l’ex addetto della comunicazione di Roberta Lombardi, l’ex inviato delle Iene avrà il suo reddito di cittadinanza.

Ma la notizia non è neppure questa.

Il Movimento a 5 Stelle sceglie per occupare il ruolo di “controllore” uno che già ha assolto queste mansioni, togliendo il coperchio a molte pendole, alcune delle sue “scoperchiate”, tipo quella sul “sistema Siracusa” si possono annoverare, nella migliore delle ipotesi, come “cantonate”.

Poi, il medesimo fatto ha un altro aspetto interessante, che esprime un’altra tendenza del popolo sovrano, diventata “virale”.

In buona sostanza il popolo anti-cinque stelle si sta “grillizzando”.

Nel caso specifico il “povero” Dino Giarrusso è diventato oggetto di “accuse” spesso oltre le righe. Umanamente merita la nostra solidarietà, e questo prescinde da tutto.

Però, occorre aggiungere, per amore della verità, un piccolo elemento. 

Quando lui si è trovato nelle vesti di “grillino” dalle reti mediaset non ha guardato in faccia nessuno, ha “calato la mano” in modo indecoroso.

C’est la vie… chi la fa l’aspetti.




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