Young and beautiful: un film sulla prostituzione minorile

Young and beautiful è un film del 2013 diretto da François Ozon. Il film parla di Isabelle, una giovane di 17 anni che ha delle esperienze di prostituzione minorile. Il film si divide nella sua narrazione nelle quattro stagioni dell’anno, partendo dall’estate fino ad arrivare alla primavera.
Cominciando dall’estate, Isabelle è in vacanza con i suoi genitori in una località nel sud della Francia. Qui ha il suo primo rapporto sessuale completo con un suo amico tedesco, Felix. Ritornata a Parigi, siamo nell’autunno, Isabelle riprende la sua vita scolastica e comincia la sua esperienza di prostituzione dando appuntamento in vari hotel a diversi uomini contattati anche grazie all’uso di internet dove è presente come “Lea”.
Incontra poi un uomo anziano di 63 anni di nome George con cui ha diversi rapporti sessuali fino alla morte dell’uomo per infarto in uno dei loro incontri. Grazie all’intervento della polizia la madre di Isabelle viene a sapere delle esperienze di prostituzione della figlia e quest’ultima, dato che si sente in colpa per la morte di George, termina la sua vita come prostituta. Da questo momento essenziale del film in avanti vediamo Isabelle riflettere sulla sua esperienza di prostituta: la ragazza viene controllata di più dalla madre e dal compagno e va anche da uno psicologo che la aiuta nell’analizzare se stessa e le sue esperienze sessuali come prostituta. In particolare, Isabelle racconta allo psicologo che George era diverso dagli altri uomini perché più tenero e dolce rispetto ad altri che invece si erano dimostrati in modo più rude.
Successivamente Isabelle incontra la moglie di George e le racconta del suo rapporto con il marito conducendola anche nella stanza dell’hotel dove è avvenuto il decesso di George. Allora vediamo Isabelle e la moglie di George giacere su un letto e quest’ultima accarezza il viso di Isabelle.
Quest’opera cinematografica si caratterizza, tra l’altro, per un’acuta capacità di indagine socio-psicologica. Il fenomeno della prostituzione minorile come anche quello di giovani studenti che ricorrono alla prostituzione per motivi economici e per condurre una vita più agiata è abbastanza diffuso nella società occidentale. Il film di Ozon aiuta a comprenderlo senza pregiudizi, con un’analisi lucida e razionale e allo stesso tempo profonda e meditativa.
Il film parla anche di solitudine, tristezza e malinconia. Isabelle trascorre tanto tempo da sola o con i suoi clienti: è il suo modo di reagire ad un mondo di cui sente di non far parte. La sua è una trasgressione e simultaneamente un segnale che manda al mondo esterno, spesso freddo e brutale come i suoi clienti.