lunedì 18 ottobre 2021 - Attilio Runello

Yemen: una guerra dimenticata

Lo Yemen è un paese che non riesce a trovare pace e stabilità. La sua posizione geografica lo pone sulla sponda opposta di Gibuti con un controllo diretto che dà accesso sul mar Rosso.

Dalla fine dell'Ottocento per questo motivo era protettorato britannico.

Nel 1963 il Regno Unito concede l'indipendenza anche a seguito del conflitto con un movimento socialista. Ottenuta l'indipendenza il movimento si impone nel sud del paese. Si viene così a costituire lo Yemen del sud e quello del nord.

Quello del sud è sostenuto dall'Unione sovietica. Con l'implosione dell'Unione sovietica i due paesi si ricongiungono. In quegli stessi anni nasce un movimento ribelle gli Houti, sostenuto da una minoranza del paese. Il movimento trova appoggi all'estero presso l'Iran che fornisce armi e petrolio.

A farne le spese oltre lo Yemen è l'Arabia Saudita, a causa di sconfinamenti, spaccio, traffico di minori. L'Arabia erige un muro al confine di mille ottocento chilometri. Poi nel 2015 si forma una coalizione internazionale di paesi arabi per combattere i ribelli e sostenere il governo legittimo. La coalizione si avvale della superiorità aerea per bombardare i ribelli.

Ai paesi arabi della coalizione vendiamo armi anche noi, l'Italia. Il governo giallorosso ferma questa vendita giudicata incostituzionale. Non mancano le ritorsioni.

Al momento i ribelli controllano circa un terzo del paese e l'anno scorso hanno distrutto con missili impianti petroliferi dell'Arabia Saudita.

La popolazione è allo stremo ma a causa del muro non può scappare in Arabia. Quando puoi fugge nei paesi vicini.




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