Vietare i kebab è giusto, come vietare fegatini, piadina e pizza

Come vedete dal titolo, l’integerrimo Massimo Bitonci, sindaco leghista della graziosa Cittadella, sostiene che “non sono certamente alimenti che fanno parte della nostra tradizione e della nostra identità” e quindi fa chiudere i kebbabbari nel suo feudo.
Giusto, dico io, adesso farei chiudere il MacDonald’s nella vicina Castelfranco Veneto, poi farei chiudere i ristoranti cinesi del circondario, mentre ci siamo chiuderei i ristoranti giapponesi -il sushi non è polenta gialla- poi farei chiudere i ristoranti indiani, visto che il pollo speziato lo fanno troppo diverso dalla poenta e osei.
Già che ci siamo sprangherei i ristoranti toscani, i fegatini non si accompagnano con il risotto alla trevigiana, e comincerei a preoccuparmi di quelli che fanno le piadine in quanto non sono un tipico piatto della gloriosa e millenaria cucina tradizionale di Cittadella.
E non dimentichiamo di chiudere le pizzerie, covi di terroni che esportano i loro cibi non sincronizzati con i frutti della terra veneta.
Poi, già che ci siamo dovremmo pensare di chiudere tutto, a tutti. Allora si che saremmo felici, sereni e tutelati. Oltre che morti.