giovedì 18 agosto 2011 - Aldo Maturo

Viaggi extra-europei: diritti d’assistenza per i cittadini europei

Quando si programma un viaggio all’estero oltre i confini d’Europa si prevedono tanti particolari, ma poi può succedere di trovarsi in difficoltà e di scoprire che lì dove ci troviamo non vi è un Consolato o un’Ambasciata italianacui chiedere aiuto.

Se duemila e passa anni fa si diceva con orgoglio “civis romanus sum” per vantare lo stato di appartenenza all’impero romano, oggi si può dire “sono cittadino europeo” per chiedere in qualunque angolo del mondo l’assistenza al Consolato di uno Stato europeo presente in sede se sono assenti uffici diplomatici del nostro Paese di origine.

Si chiama “protezione consolare” e assicura a un cittadino europeo che si trovi negli angoli più sperduti di rivolgersi al Consolato di uno Stato membro dell’Unione Europea presente in quella zona per ricevere la stessa assistenza che quell’ufficio assicura a un suo connazionale.

La richiesta di aiuto a un’Ambasciata o a un Consolato può riguardare i seguenti casi:

perdita o furto del passaporto: si può quindi ricevere un documento di viaggio provvisorio di sola andata per raggiungere il Paese di origine.

Incidente o malattia grave: tramite il Ministero degli Esteri viene informata la famiglia e si ricevono consigli sulle cure mediche più adatte. Se necessario si può essere rimpatriati per motivi medici.

Crimine violento: si viene aiutati a trovare assistenza medica e legale, si ricevono informazioni su come e a chi denunziare il crimine e come presentare una richiesta di risarcimento secondo le leggi del posto.

Arresto o detenzione: tramite il Ministero degli Esteri vengono informati i parenti più prossimi. L’organo diplomatico si assicura che il cittadino riceva un trattamento penitenziario non inferiore agli standard minimi internazionali e comunque non peggiore di quello riservato ai cittadini residenti del luogo. A richiesta si viene visitati in carcere e si viene messi a conoscenza dei diritti riconosciuti dalla legislazione locale. Viene messo a disposizione un elenco di avvocati e si viene aiutati a presentare una richiesta di carcerazione anticipata o a pagare una cauzione, se prevista, con i fondi pervenuti dalla famiglia.

Catastrofi, disordini, conflitti: si riceve aiuto, secondo il tipo di emergenza, per trovare una soluzione immediata ricevendo anche i soldi necessari ad acquistare generi alimentari o a coprire le spese indispensabili. Se necessario si viene rimpatriati. E’ chiaro che le spese e le somme ricevute devono poi essere rimborsate.

Decesso: sempre tramite il Ministero degli Esteri vengono avvisati i familiari che vengono aiutati anche negli adempimenti burocratici. Viene fornita assistenza per la sepoltura o il rimpatrio della salma.

L’esistenza di questi diritti mette in condizione tutti i cittadini europei di viaggiare più sicuri sapendo di poter contare su questa solidarietà comunitaria in caso di bisogno.




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