lunedì 26 giugno 2017 - Giovanni Greto

Venice Music Master: giovani musicisti crescono

Confortata dal brillante successo delle edizioni precedenti, sta per partire la terza edizione estiva (a gennaio c’è stata la prima invernale) del Venice Music Master (d’ora in avanti VMM). Si tratta di corsi di alto perfezionamento musicale rivolti a giovani musicisti, solisti, concertisti e insegnanti, che si tengono presso il teatro La Fenice e il Conservatorio Benedetto Marcello. Si svolgeranno in due fasi: la prima dal 29 giugno al 4 luglio; la seconda dal 7 al 14 luglio.

L’Associazione culturale Venice Institute of Art&Music, ideatrice del VMM - artisticamente diretta da Anna Trentin, primo violino di fila dell’orchestra sinfonica della Fenice e vicepresieduta da Andris Brinkmanis, critico d’arte e gestore di eventi culturali – per valorizzare di più l’iniziativa e dare risalto ad un appuntamento che rappresenta un’occasione di crescita professionale per numerosi musicisti, si è data una nuova struttura organizzativa, presieduta dal 3 maggio scorso da Carlo Hruby, amministratore delegato di Hesa S.p.A., azienda leader nel settore della sicurezza elettronica. Hruby nel dicembre 2016 ha costituito l’Associazione “Musica con le Ali”, per dare sostegno a giovani musicisti italiani nella loro crescita professionale. Durante la conferenza stampa di presentazione, Anna Trentin ha sottolineato, felice in volto, come alcuni allievi dei corsi sono riusciti ad intraprendere la carriera professionistica, affermandosi in prestigiosi concorsi internazionali, come ad esempio Alex Trolese e Vikram Sedona. Sedona è stato anche il primo vincitore di una borsa di studio integrale, messa in palio ad ogni master dall’Archivio Fano, che viene assegnata alla migliore esecuzione di un brano per violino, viola o pianoforte del compositore padovano Guido Alberto Fano (1875-1961). Sedona, allora, appena sedicenne, voleva iscriversi ai corsi, ma non ne aveva i mezzi. La borsa di studio gli ha permesso di perfezionare la propria tecnica e capacità esecutiva.

VMM vuole creare una sinergìa con docenti e solisti di alto profilo e scoprire i futuri talenti della musica classica all’inizio della loro carriera. Venice Institute of Art&Music, viste le numerose domande di musicisti che chiedono di partecipare in veste di insegnanti, sta pensando per il futuro a nuovi nomi da invitare – si parla di Itamar Golan, pianoforte, Wolfram Christ, viola e Antonio Menezes, violoncello – allo scopo di far conoscere altri metodi di insegnamento. Ma ecco i docenti protagonisti della terza edizione. Gilles Apap, violino; Diana Ketler, pianoforte; Pavel Vernikov e Svetlana Marova, violino; Roberto Baraldi, musicista del teatro La Fenice, che insegnerà il ruolo del primo violino; Edoardo Catemario, chitarra; Alessandra Trentin, arpa. Come di consueto, i docenti, assieme ai migliori allievi, si esibiranno in 4 concerti nelle sale Apollinee della Fenice (29 giugno; 9,10,11 luglio). Ci saranno inoltre delle matinèe musicali, alle 11, ad ingresso libero (2,3,10,11 luglio), dedicate alle esibizioni degli allievi. Assai nutrita anche quest’anno l’affluenza, perché gli studenti, provenienti da ogni luogo del pianeta, sono ovviamente attratti da Venezia e dal prestigio di uno tra i teatri più belli del mondo.

Tra le novità, cui sta lavorando il presidente Hruby, c’è quella di creare un corso intitolato “musicista e imprenditore di sé stesso”, per insegnare ai ragazzi ad impostare la propria professione con cognizione di causa. Il direttore artistico della Fenice, Fortunato Ortombina, presente alla conferenza, ha sottolineato la necessità per un musicista di un corso di managerialità di sé stesso, perché “curare l’aspetto imprenditoriale è essenziale per avere successo nell’industria più importante del nostro Paese”. A testimonianza della validità della proposta formativa del VMM è il fatto che molti degli studenti delle passate edizioni tornano a frequentare i corsi. Tra i docenti, spicca la personalità del violinista franco-algerino Gilles Apap. Definito da Yehudi Menuhin, il violinista più rappresentativo del XXI° secolo, Apap è noto in tutto il mondo non solo per un’interpretazione virtuosistica del repertorio classico, ma anche per il suo sensuale, rilassato ed al contempo intenso modo di suonare, in grado di comunicare la propria gioia nel fare musica, che si tratti di Bach , Dvorak o della musica popolare. Se ne è avuta conferma nelle serate degli anni scorsi, quando le sale Apollinee erano invase da giovani affascinati, che seguivano ogni minimo gesto di un artista che lascia tutti col fiato sospeso. Apap si esibirà giovedì 29 alle 20, ancora una volta “stregando” una foltissima platea.

(Foto: Venis Music Master/Facebook)




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