martedì 9 aprile 2019 - Françoise Beck

Un voto senza senso

E' sintomatico. E bisogna capire.

Troppi paesi avranno una sola lista alle comunali.

Non basta sempre non avere avversari. Nel 2017, tanti comuni non hanno eletto nessuno per colpa dell'astensionismo. Ci sono anche le schede bianche e vuote.

Non c'è più quasi nessuno che vuole candidarsi. E' un pericolo, una realtà che traduce un inivididualismo forsennato, un'indifferenza girata inconsciamente anche verso la sua propria sorte, uno sbaglio grande per l'equilibrio di una società, un danno immenso alla democrazia.

Attualmente, tanti popoli lottano ancora per ottenere la democrazia e qua, cosa se ne fa? Come è considerata allora che i nostri genitori, i nostri nonni si sono sacrificati per salvarla?

Crisi nell'elettorato significa crisi della politica. Ovvio che la colpa viene anche dalla mancanza di responsabilità e di dignità dei politici. Il cittadino si sente ingannato. I programmi non sono più credibili, promettono tutto e fanno poco. Il politico carrierista, che non sa fare altro, non è credibile. La mancanza di rispetto verso una parte dei cittadini fa nascere un sentimento d'ingiustizia.

L'opposizione, daperttutto, è frazionata, non riesce ad avere un'intesa. Anche questo costituisce un bel danno alla democrazia.

In un certo paese io vedo una dicotomia infantile tra i fan's del sindaco, unico candidato alla sua propria successione, ed i suoi oppositori. I primi non possono neanche immaginare un disaccordo con lui ed i secondi non si raggruppano. Vittoria dei primi assicurata, ma vittoria malsana.

La crisi di fiducia è ben capita da chi si presenta e le spinge a fare una cosidetta lista civica. Così si sfugge al rischio dell'antipatia verso un partito. E tanti si lasciano illudere.

Quasi tutti affermano di non essere più interessati dalla politica. Invece preferiscono la facilità ed eleggere un finto simpaticone. Hanno fatto il loro "dovere", colorare uno spazio accanto il suo nome. Tanti altri non vanno votare. Così nessuno avrà cambiato niente. E si proseguirà nella mediocrità.

Françoise Beck




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