martedì 1 giugno 2021 - Maddalena Celano

Un nuovo cargo umanitario a Cuba

Che Guevara diceva che la solidarietà è la tenerezza dei popoli. Questa frase non potrebbe essere più vera nel caso di Cuba, il popolo più solidale del mondo.
Un popolo, che nonostante le numerose difficoltà, resiste a un blocco economico criminale che impedisce l'acquisizione di medicinali, attrezzature e rifornimenti sanitari. Eppure, seppur sottomettendosi ad indicibili sacrifici, riesce comunque a sostenere 22 brigate-sanitarie, in 21 paesi del mondo.

Cuba, durante la pandemia da Covid-19, ha subito quotidianamente un numero di almeno 50 decessi (come minimo) al giorno. Tuttavia è dotata di 8,2 medici ogni 1.000 abitanti, uno dei tassi più alti al mondo. Ha spostato 1.238 dei suoi professionisti sanitari in 21 paesi del mondo, che vanno da Honduras, Nicaragua o Venezuela in America Latina, in Togo, Angola o Capo Verde in Africa, passando per Haiti, Repubblica Dominicana o Giamaica, nei Caraibi. La mancanza di attrezzature sanitarie specifiche (causate dal criminale bloqueo economico), colpiscono soprattutto l’ infanzia. I bambini affetti da patologie oncologiche o da malattie rare, raramente riescono a sopravvivere a causa della mancanza di attrezzature specifiche. Tuttavia esistono realtà solidali, come la Villetta per Cuba, che supporta, l’ eroica isola, ad affrontare le esigenze interne attraverso l’ invio di diversi carghi umanitari. Barbara Iadevaia del CIRC (il Comitato Italiani Residenti a Cuba) ha conosciuto telefonicamente Lucia Petrillo (membro della Presidenza della Villetta per Cuba e compagna di Luciano Iacovino), il 28 marzo 2021. Assieme, si sono confrontate sull’ imminente arrivo dell’ ultimo cargo umanitario, per il popolo cubano, destinato alle province Habana e Artemisa. Successivamente, il referente di Barbara Iadevaia, per il cargo umanitario, è stato Rolando Natali, anche lui membro della Villetta per Cuba, residente ad Artemisa, il quale è a sua volta in relazione con Jorge Luis Oramas, impiegato presso il Gobierno Provincial de Artemisa. Barbara ha ricevuto le prime foto, al momento dello sblocco del container, solo l' 8 aprile 2021. Ha ricevuto la prima foto, al momento dello sblocco del container, causa Covid-19, solo l’ 8 aprile 2021, giacché Artemisa ha subito la chiusura all'ingresso, con forti restrizioni in entrata e in uscita, che impedirono a Marco Gargiullo (altro membro del CIRC) e a Rolando Natali di organizzarsi per essere presenti alla consegna delle donazioni.

Il 14 maggio 2021, arrivano nuove e tanto attese foto della consegna dei donativi della Villetta di Roma al Hogar de niños (un orfanotrofio) del comune di Bauta, direttamente dal sig. Oramas, sul telefono cellulare di Barbara Iaderavaia. Con la promessa di potersi conoscere di persona e presenziare alle prossime consegne ad Artemisa.

 

Maddalena Celano




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