sabato 27 febbraio 2010 - marco baratto

Un aiuto alla comunità italo-rumena del Danubio

Una delle pagine meno note dei rapporti tra Italia e Romania è rappresentata dall’emigrazione italiana in terra romena, tra questi particolare è rappresentata dagli scalpellini friulani e veneti che dal 1864 trovarono lavoro nelle cave di granito che fanno ancora oggi da fondo al piccolo centro di Greci in Tulcea.

Un aiuto alla comunità italo-rumena del Danubio

In questo villaggio che conta 6000 abitanti, vi è ancora una piccolo nucleo di 130 persone che parlano correntemente il dialetto friulano o bellunese che si radunano attorno alla piccola chiesa cattolica, di cui quest’anno ricorre il centenario della fondazione, che con grande sacrificio è riuscita a costruire un oratorio dove si tengono lezioni di italiano, inglese e francese frequentato e aperto a tutta la città senza distinzione tra cattolici o ortodossi, tra romeni, italiani o apparenti alle diverse nazionalità di cui è composta la Romania.
 
La funzione della scuola italiana di Greci, ricavata sacrificando l’abitazione personale del parroco, è quella di riuscire a conservare la tradizione e la memoria della presenza italiana nel delta del Danubio, anche quando gli ultimi discendenti degli italiani saranno tutti defunti, oltre a rappresentare un vero gesto di italianità e di amor Patrio. La maggioranza di questi nostri fratelli, sia nella carità sia nel sangue, è composta da anziani, i figli di questi italiani di Romania sono partiti per le grandi città o hanno preso la strada della migrazione di ritorno per cercare lavoro nei luoghi da dove erano partiti i loro trisnonni. 
 
L’età media di questi nostri connazionali, in Romania, è di circa 60/70 anni molti di loro tentano di sopravvivere con la pensione ma molti sono quelli che vivono nella più totale indigenza. Questo avamposto di Italia in terra romena sembra essere stato abbandonato è per questo che sento il dovere morale di portare conoscenza dell’opinione pubblica questa situazione per aiutare gli anziani di questa comunità che da oltre 150 anni mantiene fede alle sue radici e che rappresenta una pezzo della storia italiana in terra romena.
 
A seguito dei contatti con la parrocchia romano cattolica di Greci (Tulcea – Romania) si è deciso di dare vita al progetto "Lodi per Greci" . Questo strumento permetterà di consolidare i rapporti con il paese romeno e con la parrocchia cattolica retta da Padre Vincenzo Pal. I primi aiuti, come già annunciato sono partiti nei giorni scorsi e sono stati diretti a aiutare i bambini che frequentano il dopo scuola voluto fortemente dal sacerdote anche per preservare la cultura italiana in quel piccolo centro del delta del Danubio.
 
I prossimi interventi saranno coordinati direttamente con la parrocchia di Greci e diretti ai cittadini romeni di origine italiana che ancora vivono in quel borgo. In un periodo in cui si parla molto di riscoperta delle radici e dell’identità, questa appare come un occasione sincera per dimostrare la nostra solidarietà ai nostri italiani di Romania e per collaborare alle buone relazioni tra italiani e romeni.
 
Un ringraziamento doveroso lo faccio al Rotary Club Adda Lodigiano, per aver appoggiato l’iniziativa e agli amici del Rotary Club Tulcea che con spirito di servizio hanno offerto di essere la base logistica per gli aiuti, nonché la Lega dei Rumeni in Italia. Chiunque desiderasse collaborare al progetto "Lodi per Greci" mi può conttare alla mail: [email protected]


Dott. Marco Baratto
Associazione “Lodi per Greci”
 



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