giovedì 12 marzo 2015 - Paolo Zaffaina

Tutti a puttane! L’assoluzione di Silvio Berlusconi rilancia il mercato del lavoro

“Assolto perché il fatto non sussiste” questo, in breve, il contenuto del verdetto della Corte di Cassazione che assolve Silvio Berlusconi dalle accuse di induzione alla prostituzione minorile. Le motivazioni del verdetto verranno rese note tra qualche giorno non appena i giudici della Corte di Cassazione usciranno dal coffe shop.

Prevedibile l’esultanza del Cavaliere che ha dichiarato “Si ricomincia!”. Altrettanto prevedibile l’esultanza dei suoi accoliti che in coro hanno dichiarato “Si ricomincia!”.

Assolutamente inaspettate invece le conseguenze che la sentenza ha provocato sul mercato del lavoro. L’assoluzione, difatti, si basa sul principio che l’imputato non era a conoscenza della minore età della ragazza e non era tenuto ad avere questa informazione; cosa assolutamente comprensibile altrimenti, per esempio, tutti gli italiani che si recano all’estero in paesi come la Thailandia o il Brasile passerebbero metà delle loro vacanze a controllare documenti d’identità (che non è una bella cosa). Ed è proprio questo punto che ha fatto drizzare le orecchie al ministro del lavoro e delle politiche sociali Poletti, il quale pare abbia trovato proprio nella motivazione appena citata uno spiraglio utile per ampliare il mercato del lavoro e creare nuova occupazione.

Dalle prime indicazioni si tratterebbe di un progetto su scala nazionale rivolto ai giovani che decidono di non proseguire gli studi una volta terminata la scuola dell’obbligo. La disoccupazione giovanile è una delle emergenze più importanti che il nostro paese si è trovato ad affrontare in questi ultimi anni. Per chi decide di non proseguire gli studi è infatti sempre più difficoltoso trovare un’occupazione. Si stima che in media il tempo necessario per riuscire ad inserirsi nel mondo del lavoro si aggiri attorno ai quattro o cinque anni, luce. L’idea sarebbe tanto semplice quanto potenzialmente efficace: si tratterebbe di un programma di avviamento alla prostituzione minorile rivolto ai giovani che abbiano appena terminato la scuola dell’obbligo. Un vero e proprio percorso formativo, quindi, della durata di due anni durante i quali i ragazzi e le ragazze riceveranno un’adeguata preparazione sia teorica che pratica e al termine e del quale potranno prostituirsi in modo altamente professionale. Durante il biennio saranno previsti degli stage in aziende o altri ambienti che possano favorire la prostituzione. Si tratterebbe quindi di un ampio bacino di utenze che consentirebbe oltre all’esperienza sul campo (o camporella) un veloce inserimento dei ragazzi nel una mercato del lavoro volta terminato il biennio di formazione. Molte le aziende che si sarebbero già rese disponibili per eventuali stage.

Non ancora definito completamente il programma ministeriale che comunque prevedrà tra le altre, materie come storia del mignottesimo, adescamento estremo, simulazione di nipote, succhiotti-analisi e metodo.

Per favorire lo sviluppo del progetto è prevista la creazione in ogni comune di appositi sportelli di avviamento alla prostituzione a cui i ragazzi potranno rivolgersi per avere maggiori informazioni mentre, contemporaneamente, saranno organizzati nelle scuole degli incontri con escort specializzate al fine di illustrare le attività in modo esaustivo. E inoltre al vaglio la possibilità di rendere il biennio come propedeutico per l’ingresso nel mondo della politica attraverso l’attribuzione di uno specifico punteggio che consentirebbe determinate agevolazioni per una eventuale carriera in parlamento. Se il progetto dovesse essere approvato (e non ci sono motivi per pensare il contrario) si tratterebbe un importante passo in avanti nella lotta alla disoccupazione.

Anche i sindacati avrebbero espresso parere favorevole (pur con qualche riserva) alla creazione di questa nuova figura professionale, se non altro perché significherebbe avere in Italia almeno una professione dove le marchette sarebbero sicure.

Parere favorevole anche da parte di molti importanti prelati i quali auspicano l’eventualità che un domani l’iniziativa possa essere estesa anche agli istituti elementari.

Il progetto pilota dovrebbe prendere il via a settembre presso l’Istituto di Prostituzione Minorile S. Berlusconi di Milano Due per poi essere ampliato a tutto il territorio nazionale entro l’anno successivo.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a: [email protected] oppure [email protected]

 




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