giovedì 26 febbraio 2009 - Damiano Mazzotti

Tutte le bugie dei pubblicitari…

Le vere bugie dei pubblicitari non sono relative alle caratteristiche dei prodotti o dei servizi pubblicizzati, ma sono relative alla reale utilità della pubblicità in generale, soprattutto nell’attuale fase di recessione economica e di crisi di fiducia.

I consumatori non credono più nella pubblicità e i messaggi pubblicitari sono troppi e si annullano l’uno con l’altro. “La pubblicità così come la conosciamo è morta” (Sergio Zyman, ex direttore marketing della Coca-Cola, 2002), la pubblicità non funziona più, “è un colossale spreco di denaro e, se non vi ravvedete in tempo, potrebbe arrivare a distruggere la vostra azienda… e il vostro marchio” (Zyman, La fine della pubblicità).

 

In realtà, se in questi ultimi anni non ci sono state scoperte scientifiche rivoluzionarie, i motivi sono principalmente due: gran parte delle risorse monetarie pubbliche e private sono state dirottate in inutili spese di comunicazione e pubblicità e in titoli finanziari fasulli e non in ricerca e sviluppo di aziende e Università. Tutti vogliono guadagnare a breve termine e nessuno ha più la pazienza di aspettare, per cui alla fine quasi tutti si fanno fregare…

Se avete un’azienda la direzione è molto chiara: servono dei prodotti migliori e dei nuovi servizi, in grado di soddisfare i desideri reali (espressi e inespressi) e i portafogli sempre più smilzi dei consumatori. L’unica decisione giusta è quella di tagliare gli investimenti in pubblicità inutili e investire massicciamente nella produzione di azioni e di idee utili e cioè in Ricerca & Sviluppo. Quindi dovete ricercare i giovani cervelli appena usciti dalle Università, o alle prime esperienze di lavoro (meglio se hanno anche esperienze internazionali). E non è detto che quelli più adatti a voi siano quelli con i voti migliori: la realtà universitaria italiana è variegata e disastrata quanto quella aziendale.

E purtroppo anche l’Unione Europea si è buttata nel pozzo senza fondo della comunicazione: milioni e milioni di euro che potrebbero essere investiti in giovani cervelli. Nel 2008 ha speso in pubblicità istituzionale e inutile, più di quanto ha speso la Coca-Cola per farsi pubblicità in tutto il mondo (la fonte è l’associazione Open Europe: www.openeurope.org.uk). Secondo me ci sono troppi interessi imbustati in ballo… Questa è la vita… E questa è la dittatura della burocrazia parafinanziaria…




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