venerdì 3 febbraio 2017 - Aldo Giannuli

Trump, giornalismo e post verità | Consigli di lettura

Nuovo appuntamento con i consigli di lettura, questa settimana a cura di Martino Iniziato.

Saranno consigli di lettura un po’ “particolari” quelli che vi proporrò oggi, in quanto non saranno dedicati a libri o volumi, ma ad articoli interessanti e caratterizzati da una lettura lenta e riflessiva, sebbene pubblicati sul web. Gli argomenti sono di stringente attualità: leggeremo di giornalismo americano, di giornalismo in generale, di postverità, di Trump e Grillo.

La prima segnalazione è dedicata ad un pezzo del giornalista Christian Raimo pubblicato sul sito di Internazionale e si intitola: “Un antidoto al veleno della post-verità”. Un tema su cui si sta discutendo molto anche in Italia in questo periodo, purtroppo con un approccio molto semplicistico e di basso profilo. Raimo affronta il tema saltando dall’attualità alla Filosofia Antica, andando in cerca del dibattito sulla Verità in Platone, Aristotele, ma anche in studiosi contemporanei e sconfinando anche nella linguistica. Una riflessione che vuole del tempo e della concentrazione e che analizza anche l’effetto dell’elezione di Donald Trump sulla vicenda, indagando lo stile ed il linguaggio del nuovo Presidente. Un bel contributo per chi vuole iniziare a capirci qualcosa.

 

La seconda segnalazione vale per due perché è un prezioso lavoro di traduzione curato dalla giornalista Marina Petrillo sul suo canale Medium di due articoli di Jay Rosen, un giornalista americano che ha pubblicato una interessante analisi sullo stato del giornalismo in America e su come affrontare Trump. Rosen analizza criticamente il giornalismo americano, soffermandosi anche sui modelli di business che sorreggono il mondo della comunicazione e sul corto circuito che si è creato tra i professionisti con il fenomeno Trump e lo scontro che questo porta avanti con la stampa americana. Gli articoli come detto sono due e nel secondo l’autore, dopo aver sviluppato una approfondita analisi nella prima parte, lascia spazio a proposte e suggerimenti per il giornalismo del futuro. Un lavoro di traduzione prezioso per i tanti che altrimenti non leggerebbero i due lunghi articoli.

La terza ed ultima segnalazione riguarda un articolo pubblicato sul blog del giornalista Mario Sechi, dal titolo “Long read. Trump e l’Uomo Dimenticato. Da FDR a The Donald, la parabola del Forgotten Man”. Si tratta di una riflessione lunga ed articolata sulle motivazioni della vittoria di Trump, fatte da un autore attento e colto, spesso su posizioni conservatrici, ma anche molto cinico, e per questo efficace, nel sottolineare i motivi del fallimento degli otto anni di amministrazione Obama. Sechi inoltre fa sfoggio della suo indubbio patrimonio di studioso e salta con abilità tra riferimenti, periodi e fatti della storia americana, con diverse citazioni, ma anche analisi e dati. Ne emerge un articolo efficace ed utile per togliersi di dosso un po’ delle scorie politicamente corrette a cui spesso il dibattito italiano ed occidentale ci abituano e restituendoci il quadro del nostro tempo in tutta la sua complessità: dove affondano le origini della vittoria di Trump? Chi è il “forgotten man” americano? Perchè il Trump Presidente non sarà diverso dal Trump candidato?

Buona lettura!
Martino Iniziato




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