venerdì 10 maggio 2019 - maribù duniverse

Tribunale Bologna | I richiedenti asilo hanno diritto alla residenza anagrafica anche dopo il decreto Salvini

Con un provvedimento del 2/05/2019 il Tribunale ordinario di Bologna ha accolto integralmente il ricorso presentato da una nostra assistita: una cittadina extracomunitaria richiedente asilo alla quale era stata respinta la domanda di iscrizione anagrafica presso il Comune di Bologna, in forza del Decreto Legge 113/18 (decreto Salvini) convertito in legge 132/18.

Il giudice ha accolto il nostro ricorso ed ha ordinato al Sindaco di Bologna di procedere alla iscrizione della nostra assistita nel registro anagrafico della popolazione residente nel Comune di Bologna.

Questa nostra grande vittoria ha avuto un ampio risalto su tutti i media italiani. In questi giorni sono state spese tante parole. Il Ministro dell’Interno, ad esempio, ha detto che la sentenza di Bologna è vergognosa e che i giudici che vogliono aiutare gli immigrati dovrebbero cambiare mestiere e candidarsi in politica”.

La risposta più bella al Ministro crediamo che l’abbia la nostra assistita, una maestra armena di 70 anni fuggita dal proprio paese dopo aver perso marito e figlio e che si è messa a piangere quando le abbiamo detto che adesso potrà avere una carta di identità e curarsi.

Trovate di seguito la sua intervista a Repubblica e ai microfoni di La7. Dal canto nostro siamo felici per questa vittoria, sopratutto perché crediamo sia servita a far tornare all’ordine del giorno le discussioni sulla legittimità di vari aspetti del decreto sicurezza e perché consentirà a tanti richiedenti asilo di vedere finalmente riconosciuti i propri diritti.

Noi continueremo a lavorare perché questo avvenga.

Fonte: avvocatodistrada.it

Da: ki.noblogs.org

 

 

 

 

 

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