venerdì 7 aprile 2017 - Elena Ferro

Torna "Libri in Piola" a Borgo Vittoria

Parlare di scrittura e di storie è importante, ma altrettanto importante è scovare luoghi in cui queste storie possano vivere ed essere raccontate, luoghi che devono avere a loro volta una storia vissuta, un presente e auspicabilmente un futuro.

Io ne ho trovato uno proprio nel borgo dove sono nata, il quartiere operaio di Borgo Vittoria, nella periferia nord di Torino.

Qui le strade, un tempo vuote di automobili e piene di bambini come me che passavano interi pomeriggi in strada a giocare a nascondino e a guardie e ladri, si intrecciano rumorose e distratte, tanto che le piccole cose sfuggono e si perdono ai più, se non le si osserva bene.

Eppure esse sono, ogni giorno, anche quando le luci si spengono e resta solo un lampione che illumina a metà un marciapiede su cui molte vite sono passate. Ignare di trovarsi di fronte a un luogo dove le loro esistenze sono raccontate. La Piola Libreria di Catia è una di questi luoghi preziosi che presidiano le nostre giornate affannate offrendoci interstizi di pace.

Vi presento la Piola

Chi vive o ha frequentato il Piemonte conosce bene il significato del termine piolama visto che siete in tanti a leggermi da altrove, dirò semplicemente che piola è il termine in piemontese con cui si identificano i bar di quartiere che mescono con poca spesa un buon bicchiere di vino accompagnato da una fetta di salame o da un pezzo di formaggio, nella tradizione della tipica merenda piemontese, altrimenti detta Merenda sinoira.

Sono bar per modo di dire perché le piole sono luoghi di scambio e socializzazione, non bar dal bancone alto per un caffè "bevi e fuggi". Si va in piola per fare 4 chiacchiere e stare in compagnia, anche se la Piola Libreria di Catia ha un marcia in più: si è messa in testa di fare cultura, là dove alla cultura nessuno ci ha mai pensato, nemmeno chi dovrebbe farlo per mestiere.

Se volete saperne di più, potete leggere una piccola presentazione nell'articolo La Piola Libreria di Catia, che ho dedicato alla Piola quando l'ho conosciuta.

La storia di questo posto è molto carina.

Fondato dai genitori dell'attuale gestrice, Catia, che ci hanno lavorato dentro per anni, oggi ha assunto un'anima di carta con una dedizione alla cultura del territorio e in particolare alla cultura del libro e della musica, che sono diventate la caratteristica quotidiana della Piola.

Ogni settimana c'è una presentazione di qualche libro e spesso musica e allegria. Catia e Stefania, inseparabile promotrice insieme alla titolare, hanno fatto della Piola un centro di piacevole ritrovo familiare che punta a dare una scossa a un tessuto sociale stropicciato e stanco.

Questa la spinta che ha fatto nascere il Festival Libri in Piola.

Mi ricordo un paio di anni fa, nel retro della Piola. Un gruppo di amici del locale tra cui anch'io a discutere di come costruire un evento che desse un po' di smalto al Borgo.

Così, grazie alle infinite risorse di Catia, viene fuori un'idea e un locale tutto da sistemare. Molte persone hanno lavorato per allestirlo e arricchire la tre giorni di iniziative, presentazioni, dibattiti e svago. Un posto con le porte aperte, come piace a me.

Oggi la manifestazione è cresciuta, grazie anche all'adesione di autori di spessore e udite udite, comincia oggi, venerdì 7 aprile 2017 , con una madrina d'eccezione, Margherita Oggero e un "madrino" Bruno Gambarotta che presenta il suo libro "Non si piange sul latte macchiato".

Inaugurazione col botto dunque. Tra presentazioni di libri, dibattiti, musica arte e fotografia ce n'è davvero per tutti i gusti, date un'occhiata al programma.

Ma non è tutto. Il punto è il sogno.

Il sogno di una cultura popolare. Quella che oggi chiamiamo tutti "pop" e che nasce da quartieri e spazi come questo. Non dimentichiamolo.

A noi fa un baffo Milano :)

E voi, che ne dite? Ce l'avete un quartiere come Borgo Vittoria nel cuore?

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La Piola Libreria di Catia si trova in Via Bibiana 31 a Torino. Fate un salto :)




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