lunedì 13 luglio 2015 - Angelo Cerciello

The signal e la teoria della simulazione

The signal è un film sci-fi del 2014. Tre studenti del MIT, Nic, Jonah e Haley, sono in viaggio per rintracciare un hacker di nome Nomad. Nic ha seri problemi con le gambe, infatti ha la distrofia muscolare, ed è costretto ad usare le stampelle. Il suo rapporto amoroso con Haley non va per niente bene e i due hanno anche una discussione che sembra compromettere del tutto la loro relazione.

Nic e Jonah scoprono che Nomad si trova in una casa abbandonata nel Nevada(USA). I due, arrivati alla casa, scoprono che Nomad non c’è. Poco tempo dopo Nic ed Haley si trovano in una sorta di centro di ricerche: Haley sembra in stato di coma, Jonah non c’è e Nic non riesce ad alzarsi dalla sedia a rotelle su cui è stato posto.

Nic deve rispondere a delle domande del dottor Wallace Damon che gli spiega che egli è venuto a contatto con un’entità aliena. Nic non crede a ciò e quando torna nella stanza dove è tenuto sente parlare Jonah dalla ventola dell’aerazione. Successivamente Nic cerca di scappare con Haley ma viene scoperto e bloccato. Poi il ragazzo scopre di avere delle gambe biomeccaniche grazie alle quali tenta la fuga per la seconda volta e stavolta riesce nel tentativo portando anche Haley fuori dalla struttura in cui i due ragazzi erano stati trasportati.

I due ragazzi scoprono di essere in un area desertica e sterile. Essi incontrano anche Jonah che ha delle braccia biomeccaniche. Jonah riferisce a Nic una sua ipotesi sulla loro situazione alquanto strana e assurda: essi sono nell’Area 51 e stanno facendo degli esperimenti su di loro. Nic poi scopre che anche Haley ha una tecnologia aliena impiantata nella colonna vertebrale.

Grazie all’aiuto di Jonah e delle sue braccia biomeccaniche Nic ed Haley superano un avamposto militare per essere poi fermati ad un altro blocco stradale dove è presente anche Wallace Damon. Haley viene portata via e Nic comincia a correre a velocità supersonica per scappare. Nic sfonda una barriera invisibile e si trova dall’altra parte di essa e vede che la realtà desertica e sterile è una costruzione finta. Damon invece si rivela essere una sorta di androide alieno e la struttura contenente la realtà finta è una struttura sospesa nello spazio come vediamo nell’ultima scena del film.

In questo film è presente teoria della simulazione, ossia che la realtà nella quale viviamo possa essere in realtà una simulazione organizzata da menti superiori al di fuori di essa. La teoria della simulazione è stata ripresa in tanti film contemporanei come ad esempio Dark cityMatrixIl tredicesimo piano o Resident Evil – Retribution. La teoria della simulazione può essere anche accostata a teorie del complotto come nel caso del film in questione in cui si accenna all’area 51, argomento di discussione di tanti complottisti e cospirazionisti.

Il film ha una trama molto semplice e basa tutta la sua forza sul fatto di rivelare il senso della storia solo alla fine di essa. Nic, da quando viene rapito dagli alieni in poi, si ritrova in una realtà quantomeno enigmatica e senza senso. Nel luogo dove è tenuto gli pongono delle domande per lui incomprensibili e una volta uscito da questo luogo ha a che fare con personaggi che sembrano letteralmente “usciti di testa”. Le risposte alle domande di Nic arrivano solo alla fine del film e arrivano oltre che per lui anche per lo spettatore ignaro di tutto ciò che sta realmente accadendo.

La storia d’amore di Nic ed Haley sembra finita all’inizio del film. Poi essi sono rapiti dagli alieni e solo in questa “condizione di stress” dovuto alla lotta per la sopravvivenza Nic prova di nuovo l’amore per Haley che sembrava aver dimenticato per i suoi problemi fisici. Nic rompe lo schermo dell’illusione, come succede anche in “The truman show”, e grazie alle protesi tecnologiche ricomincia a camminare e a correre. Le protesi tecnologiche rappresentano, tra l’altro, la metafora dello slancio e dell’energia conferita dalla mente quando il corpo viene meno, come nel caso di Nic colpito dalla distrofia muscolare. Haley vuole affrontare il problema con il suo ragazzo ma egli rifiuta l’aiuto della sua amata perché depresso e frustrato. Alla fine del film, metaforicamente, Nic ha superato la sua malattia alle gambe e nello stesso tempo ha varcato la soglia delmondo di depressione e di mortificazione in cui si era auto-imprigionato, mondo di depressione e di mortificazione rappresentato come una realtà desertica e sterile.




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