venerdì 4 settembre 2015 - Angelo Cerciello

The Pyramid: un mockumentary che fonde archeologia e horror

The Pyramid è un film del 2014 di Gregory Levasseur. Il film è ambientato durante il periodo delle proteste in Egitto del 2013. Un team di archeologi ha scoperto una piramide a tre lati sepolta nel deserto. Il team è composto principalmente dal Dottor Miles, da sua figlia Nora, da Sunni Marsh e da altri componenti.

Essi devono lasciare il sito a causa delle manifestazioni in corso in Egitto. Essi, prima di andarsene, pensano di esplorare una piccola parte della piramide con un robot telecomandato. Tale robot viene distrutto da bestie simili a cani. Allora il team decide di scendere nella piramide.

Arrivati in una stanza della piramide il pavimento cede sotto di loro e, dopo poco, Zahir, un altro dei componenti del gruppo, si ferisce gravemente a causa di un enorme masso. Zahir viene lasciato lì mentre gli altri tentano di trovare una via d’uscita. Essi, però, sentono delle urla e tornano da Zahir ma trovano solo una lunga scia di sangue.

Il team incontra anche animali simili a gatti sopravvissuti in migliaia di anni grazie al cannibalismo. Poi arriva un soldato di nome Shadid per salvarli: quest’ultimo è trasportato via da un essere bestiale ed orripilante che emette urla disumane.

In seguito essi devono scappare ad una trappola della piramide e in questa fuga Sunni finisce ferita gravemente all’addome. Gli animali simili a gatti le saltano addosso e la mordono in più punti. Il Dottor Miles li mette in fuga. Poco dopo, però, Sunni muore per un trauma interno provocato dalla ferita oltremodo grave.

I sopravvissuti arrivano nella camera della sepoltura ed è in questo luogo che una bestia inferocita strappa il cuore al Dottor Miles e uno dei componenti del gruppo riprende con la telecamera cosa succede dopo: la bestia mette in atto un rito nel quale il cuore del Dottor Miles viene offerto in sacrificio.

Si scopre, poco dopo, che la bestia inferocita è in realtà Anubis, l’antica divinità egizia legata al regno dei morti, divinità rappresentata con una grande testa canina. Anubis attacca anche Nora e il componente del gruppo da poco citato che ha girato un video che ha come protagonista la divinità. Inoltre, si scopre che la piramide è stata costruita per imprigionare Anubis, il quale tentò di unirsi al suo creatore Osiris, il dio della morte e dell’oltretomba. Anubis, poi, uccide il componente che ha girato il video e cattura Nora. Nora riesce a scappare, in un primo momento, per poi essere di nuovo catturata nell’ultima scena del film.

Il film unisce in un ottimo connubio archeologia e horror: ne viene fuori una sorta di mockumentary esaltante e oltremodo tenebroso. Il film è girato come un documentario ed è anche simile alle riprese di un reality show: tutto ciò contribuisce non poco a rendere il film abbastanza violento e di considerevole impatto. Anubis è rappresentato come un essere davvero mostruoso e raccapricciante: un essere che incute paura e ribrezzo nello spettatore. Nora rappresenta, fino all’ultimo, la speranza di poter fuggire ed ottenere la salvezza dalle insidie che nasconde la piramide: purtroppo la ragazza fa una brutta fine come tutti gli altri componenti del suo team.

Il soprannaturale e il macabro sono i punti di forza del film: le creature che vediamo incutono davvero terrore, creature che sembrano reali ma allo stesso tempo sembrano anche non esserlo. Questo discorso vale soprattutto per Anubis, un essere a metà tra il reale e l’irreale. La piramide rappresenta una sorta di inferno da cui è impossibile uscire: un inferno che nasconde creature dannate e agghiaccianti. Un horror-movie che non risulta eccellente ma che comunque appassiona e intrattiene lo spettatore soprattutto nelle sue scene più tenebrose e cupe come anche nelle scene più spaventose.




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