mercoledì 27 settembre 2023 - UAAR - A ragion veduta

“Tatami” di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi, Premio Brian alla Mostra del Cinema di Venezia

Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi è il film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia insignito quest’anno del Premio Brian, assegnato fin dal 2006 dall’Uaar e ufficialmente riconosciuto dalla Mostra.

La pellicola racconta le vicende di Leila, campionessa iraniana di judo, che durante i campionati mondiali riceve un ultimatum da parte della Repubblica Islamica: fingere un infortunio e perdere, così da evitare di essere bollata come traditrice dello Stato. Mentre la propria libertà e quella della sua famiglia sono in gioco, Leila deve scegliere se obbedire al regime degli ayatollah o continuare a combattere per l’oro.

La giuria dell’Uaar ha scelto la pellicola Tatami per le seguenti motivazioni: «Gli eventi politici dell’ultimo anno hanno ricordato al mondo quanto affermare la propria individualità sotto un sanguinario regime clericale come quello degli ayatollah iraniani possa costare caro. Il film rappresenta in maniera essenziale ed efficace la forza di volontà della protagonista nell’accettare questa sfida laica, portandola nell’arena internazionale di un mondiale di judo».

Il Premio Brian, dal nome del film satirico dei Monty Python Brian di Nazareth, viene conferito ogni anno dall’Uaar alla pellicola che meglio evidenzia ed esalta «i valori del laicismo, cioè la razionalità, il rispetto dei diritti umani, la democrazia, il pluralismo, la valorizzazione delle individualità, le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca, il principio di pari opportunità nelle istituzioni pubbliche per tutti i cittadini, senza le frequenti distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose».

Vincitori delle passate edizioni del Premio Brian sono stati: nel 2022 Il signore delle formiche di Gianni Amelio; nel 2021 L’événement di Audrey Diwan; nel 2020 Quo vadis, Aida? di Jasmila Žbanić; nel 2019 The perfect candidate di Haifaa Al Mansour; nel 2018 Sulla mia pelle di Alessio Cremonini; nel 2017 Les bienheureux di Sofia Djama; nel 2016 La ragazza nel mondo di Marco Danieli; nel 2015 Spotlight di Tom McCarthy; nel 2014 Mita Tova di Tal Granit e Sharon Maymon; nel 2013, Philomena di Stephen Frears; nel 2012, Bella addormentata di Marco Bellocchio; nel 2011, Le Idi di Marzo di George Clooney; nel 2010, I baci mai dati di Roberta Torre; nel 2009, Lourdes di Jessica Hausner; nel 2008, Khastegi di Barman Motamedian; nel 2007, Le ragioni dell’aragosta di Sabina Guzzanti; nel 2006, Azul oscuro casi negro di Daniel Sanchez Arevalo.

La giuria di quest’anno è composta da Paolo Ferrarini (presidente), Enrica Berselli, Glauco Almonte, Maria Teresa Crisigiovanni, Vittorio Dello Iacovo, Micaela Grosso, Emanuele Paolo Albera, Irene Tartaglia.

 

 

 




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