venerdì 6 dicembre 2024 - La bottega del Barbieri

Taranto: pesanti condanne per i genitori del quartiere Tamburi

Chiedevano il diritto allo studio e alla salute, nel quartiere dell’ex Ilva a Taranto. La protesta del 2019 che portò all’occupazione del Consiglio comunale finisce un decreto penale pesantissimo per 8 cittadini.

di Giacomo Guarini (*)

Foto: Unione degli Studenti di Taranto/Facebook

Una ammenda di circa 1.200 euro o trenta giorni di carcere. Questo quanto disposto, dopo più di cinque anni, dal giudice per le indagini preliminari Giovanni Caroli nei confronti di nove cittadini del quartiere Tamburi di Taranto. I fatti contestati risalgono al 19 giugno 2019, quando, secondo l’accusa, i cittadini «in concorso tra loro cagionavano l’interruzione e turbavano la regolarità dello svolgimento dei lavori del consiglio comunale, accedendo nell’aula consiliare, urlando e pronunciando frasi ingiuriose all’indirizzo dei consiglieri».

Quella data fu solo l’ultimo atto, eclatante ed esasperato, di una lunga serie di contraddizioni e sofferenze. Proprio nel corso del 2019 furono sequestrate le collinette ecologiche. Costruite anni addietro lungo il perimetro dell’ex Ilva con l’obiettivo di contenere, tramite la creazione di una barriera verde, la diffusione delle polveri minerali (all’epoca ancora sprovviste della copertura dei “parchi” materie prime), si rivelarono, in realtà, discarica abusiva di svariate tonnellate di rifiuti industriali. «Loppa, scorie d’altoforno e altro che, esposti all’azione degli agenti atmosferici, hanno riversato nei terreni e nell’ambiente circostante, sostanze altamente tossiche e cancerogene come diossine, furani, pcb, idrocarburi e metalli vari».

Le collinette ecologiche, più che barriere verdi, avevano il colore rosso rame spento, caratteristico di polveri e minerale, che nella zona industriale, e nel quartiere Tamburi di Taranto, si scorge pressappoco ovunque su ringhiere dei balconi, guardrail, e persino sulle lapidi del cimitero. Insistevano allora, e insistono tutt’oggi, a ridosso dell’istituto comprensivo statale Vico De Carolis, plesso Grazia Deledda, e della scuola secondaria di primo grado Ugo De Carolis.

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(*) Link all’articolo originale: https://ilmanifesto.it/chiedevano-il-diritto-alla-studio-e-alla-salute-condanne-pesanti-per-i-genitori-del-quartiere-tamburi-di-taranto




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