martedì 29 settembre 2020 - Marcello Strano

Taiwan, luogo di scontro tra Stati Uniti e Cina

Il possibile intervento degli Usa a difesa di Taiwan in caso di un attacco armato organizzato dalla Cina.

Per più di quattro decenni Washington si è sempre comportato in modo ambiguo alla richiesta se gli Stati Uniti sarebbero intervenuti a difesa di Taiwan in caso di un attacco armato organizzato dalla Cina. Ma questa ambiguità ha aiutato a dissuadere la Cina dal tentare di riunificare Taiwan, poiché non poteva essere sicura che gli Stati Uniti sarebbero rimasti in disparte. Allo stesso tempo, la politica scoraggiava Taiwan dal dichiarare l'indipendenza in quanto avrebbe fatto precipitare in una crisi dello stretto senza il sostegno degli Stati Uniti. La politica dell'ambiguità strategica, tuttavia, non può durare ancora. La Cina si fa sempre più assertiva con capacità militari crescenti. È giunto il momento per gli Stati Uniti di introdurre una politica di chiarezza strategica.

Quando gli Stati Uniti interruppero le relazioni nel 1979, il Congresso approvò il Taiwan Relations Act (TRA), che permise di mantenere degli impegni speciali con Taiwan. Con la TRA gli Stati Uniti avrebbero preso in considerazione qualsiasi sforzo per il futuro di Taiwan con mezzi diversi da quelli pacifici, come boicottaggi o embarghi, in caso di minaccia per la sicurezza dell'area del Pacifico occidentale. È importante sottolineare, tuttavia, che la TRA non ha dichiarato apertamente che gli Stati Uniti sarebbero effettivamente venuti in difesa di Taiwan. Questa ambiguità americana ha funzionato per dissuadere la Cina dall'attaccare Taiwan, poiché Pechino non poteva mai essere sicura di quale sarebbe stata la risposta degli Stati Uniti. E la Cina voleva soprattutto mantenere un ambiente esterno pacifico per potersi concentrare sul proprio sviluppo economico. Inoltre, anche se gli Stati Uniti avessero scelto di non impegnarsi direttamente, avrebbero fornito all'esercito di Taiwan un equipaggiamento così sofisticato che l'esercito cinese sarebbe stato mal equipaggiato per sconfiggerlo.

Adesso la Cina ha la capacità di poter minacciare gli interessi degli Stati Uniti e il futuro di Taiwan. La spesa per la difesa della Cina è notevolmente superiore a quella di Taiwan, e gran parte di essa è stata dedicata a una contingenza di Taiwan. La pianificazione cinese si è concentrata sull'impedire agli Stati Uniti di intervenire con successo a favore di Taiwan. Sono finiti i giorni in cui i dollari di Taiwan andavano oltre quelli della Cina e non vi è più quella certezza che gli Stati Uniti possano prevalere in un possibile conflitto. Sotto il presidente Xi Jinping, la Cina è diventata sempre più risoluta nel promuovere i propri interessi. Xi Jinping una volta ha promesso al presidente degli Stati Uniti Barack Obama che la Cina non avrebbe militarizzato il Mar Cinese Meridionale, ma negli ultimi anni in realtà lo ha fatto. Il paese ha imprigionato almeno un milione di uiguri, un'etnia turcofona di religione islamica che vive nel nord-ovest della Cina. Si è apertamente scontrata con l'India lungo il confine conteso tra i due paesi. Ha intensificato le esercitazioni militari nello Stretto e ha cercato di isolare Taiwan a livello internazionale. E nell'ultimo anno ha privato Hong Kong di quasi tutta la sua autonomia.

Inoltre, Taiwan ha capito che gli Stati Uniti non supportano la sua indipendenza. Il presidente Tsai Ing Wen, membro del Partito Democratico Progressista (DPP), ha adottato politiche caute e prudenti per gestire le relazioni con la Cina ed ha accuratamente evitato mosse che potrebbero portare a scontrarsi con Pechino. Il popolo di Taiwan sa benissimo che provocare la Cina, non è nell'interesse dell'isola. Di conseguenza, meno del dieci percento è favorevole a perseguire l'indipendenza e la maggioranza preferisce mantenere lo status quo piuttosto che rischiare una guerra.

Un pericolo ancora più grande e se gli Stati Uniti appaino deboli davanti alla Cina, gli alleati come il Giappone e la Corea del Sud, concluderanno che non si può fare affidamento e che si stanno ritirando dalla regione. Per tanto un cambiamento nella politica degli Stati Uniti è particolarmente necessario dato che il presidente Donald Trump ha seminato dubbi sul fatto che gli Stati Uniti sarebbero venuti in aiuto dei suoi amici e alleati. Ha messo in dubbio il valore della NATO e ha abbandonato i partner curdi. Sta riducendo la presenza delle truppe statunitensi in Germania, minacciando di fare lo stesso in Corea del Sud, e ha firmato un accordo con i talebani che non è altro che una copertura per il ritiro degli Stati Uniti dall'Afghanistan

Foto: Pixabay




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