mercoledì 17 aprile 2019 - Antonello Laiso

Suor Cristina o showgirl Cristina?

La premessa è d'obbligo, ragioniamo al di là di quelle regole che non appartengono che ad un passato della Chiesa cattolica, ovvero quella ferrea vita monacale di chi viene illuminato a luce divina ed entra in quel convento.

Chi scrive non è moralista né proibizionista, ma al contrario estremamente aperto a quei temi e situazioni del sociale, che con i tempi sono diventati leciti, di uso comune e non gridano a quegli scandali nenache più nel'immaginario.

Il fenomeno Suor Cristina è incominciato con la sua bellissima voce come partecipante e vincitrice a The Voice, da lì in un crescendo ha inciso dischi, partecipato a programmi televisivi, e logicamente il fenomeno mediatico lanciato è cresciuto.

La bravura accompagnata dai media ha avuto quella giusta presa.

Suor Cristina è brava indubbiamente, ha una bella voce, ha un viso dolce e delicato che ricorda una suora quale lei è, allora dov'è lo scandalo visto da non pochi se di scandalo si può parlare?

Esiste di sicuro un aspetto provocatorio, aspetto tollerato dalla stessa Chiesa Cattolica, forse molto meno da quei fedeli che si aspettono, come da un passato che non c'è più, una vita monacale fatta di preghiere, di sacrificio, di intera dedizione a quelle regole per le quali l'illuminazione ha avuto il sopravvento su una vita materiale fatta di cose di fatti e situazioni materiali .Del resto da sempre la stessa Chiesa non ha insegnato che i piaceri terreni sono momentanei e di poca levatura rispetto a quelli dello spirito delle nostra eternità?

La vita monacale è una vita, da quanto ci hanno insegnato e appreso, molto rigida, ovvero ,la dedizione completa a quell'amore, del resto essere la sposa del signore non è da tutte ma a chi sacrificandosi lascia la famiglia, gli affetti in primis, ed abbandona tutte le attività che conduceva nella vita terrena.

Sbagliamo?

Da qui al fenomeno di suor Cristina ne passa tanta di strada, ma per non infierire possiamo affermare che è quella strada della modernità della Chiesa, dell'evoluzione dei tempi che si apre a situazioni giammai permesse fino a non tantissimi anni fa.

Assistiamo al fenomeno Suor Cristina, a un qualcosa che negli anni si è sviluppato lentamente fino a diventarne show, certo la partecipazione ad un programma di ballo come ballando con le stelle, lì dove questa Suora ballerina sui generis non si avvale nelle esibizioni di un partner maschile (è sposata con il signore ha affermato) ha superato quei limiti, infatti il ballerino che dovrebbe essere il suo partner danza da solo supportato da altre due ballerine, ma il programma ha da sempre esibito coppie di maestri/e e ballerini/e, non gruppo di ballo quindi ha subito delle modifiche? Tutto per l'audience?

Tutto per un qualcosa da velare ad una difficile e quasi impossibile situazione da rappresentare? Una ballerina allora solo nel teorico, visto che Suor Cristina tra l'abito la cuffietta nera ed il collarino bianco delle Orsoline il tutto accompagnato da quei pantaloni alla zuava sotto il vestito infondono quell' idea di un rigore, ma saolo nell' idea, un rigore che allo stato, non è più tale. 

Di certo non si possono additare tali situazioni ad un bigottismo imperante, qui ci si limita a descrivere i fatti con tutte le rivisitazioni dei tempi con tutte quelle situazioni di benevolenza e ed antiproibizionastiche, con tutte quelle conversioni all'evoluzione di bigottismi e con tutta le benevolenza per la brava e dolce suor Cristina, ma tali non sono tollerate da tanti fedeli e non..

Si può proclamare l'Amore per il Signore e disporre di tanto tempo dedicato tra quelle prove di ballo e canto dovute e continue, tra quei ballerini e ballerine vestite in abiti succinti tra pailettes scintillanti e costumi mozzafiato, ma il tempo di una suora non dovrebbe come sappiamo essere utilizzato in opere di fede di missione e di carità si chiedono in molti? 

La missione di suor Cristina nonostante quelle sue capacità canore e di show girl anche nel ballo è, e doveva rimanere, unicamente quella ufficiale, il divismo non può appartenere a quei rappresentanti della Chiesa Cattolica.

Esiste un certo imbarazzo l'infrangere quelle regole che di certo nessuno ha ordinato di seguire, Suor Cristina è diventata bersaglio della critica e dell'opinione pubblica, ma questo era saputo, la sua partecipazione a ballando con lestelle ha provocato quelle considerazioni di benevolenza e di simpatia e non favorevoli, considerazioni anche suffragate dala fatto che tale è un programma li dove si è sempre ballato in coppia e li allora sono state stravolte le regole per fare audience? Ma certo cosa fa più audience di una giovane Sorella che balla?

La capacità di vocazione dei carismi messa a disposizione degli altri non piace a molti, quelle sorelle di tanti conventi che si svegliano alle sei del mattino e incominciano la loro giornata con la preghiera e quel lavoro del convento come la prenderanno?

Suor Cristina ti vogliamo tanto bene, sei molto brava davvero, hai un viso estremamente dolce e rassicurante, ma sei quella nota stonata ad un programma che non ti può appartenere.

                                              Antonello Laiso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 




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