lunedì 11 settembre 2017 - Yvan Rettore

Stupri a Firenze: membri delle Forze dell’Ordine trattati con i guanti di velluto

In merito alla denuncia per stupro presentata recentemente a Firenze da due ragazze americane contro due carabinieri, non poteva di certo mancare la dichiarazione di Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, il quale ha ovviamente messo in dubbio a priori la versione dei fatti fornita dalle vittime perché ad essere coinvolti nella vicenda vi sono due membri delle forze dell'ordine. 
Traduzione "salviniana" di questa avventata dichiarazione: in vicende di questo tipo questi ultimi, sono comunque da considerarsi innocenti a priori e le vittime comunque colpevoli. 
Naturalmente, il Signor Salvini trascura il fatto che proprio nel nostro paese diversi tutori dell'ordine (avvalendosi in modo pregiudicato dei privilegi derivanti dal porto di una divisa) si sono spesso resi rei (nella maggior parte dei casi non confessi) di crimini efferati di ogni genere (dai fatti del G8 di Genova, agli omicidi di Aldrovandi e Cucchi, alle feroci torture inferte al Br Di Lenardo, ecc...).
Il denominatore comune che ha accompagnato tutti questi reati è che i colpevoli non sono mai stati condannati o hanno subito al massimo delle sanzioni di carattere amministrativo, comportanti tutt'al più un trasferimento ad altri servizi. 
Così, è chiaro che con la scusa di indossare una divisa questi individui si ritengono una "casta protetta", perché consapevoli che comunque vada il sistema giudiziario userà i guanti di velluto con loro, permettendoli di continuare a servire lo Stato in modo del tutto indegno e a spese dei soliti fessi: i cittadini (vittime comprese!).
 
Yvan Rettore



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