venerdì 21 dicembre 2018 - Marcello Zuinisi

Stop repressione e razzismo: solidarietà ai sinti di Gallarate e ai centri sociali

L'altro ieri pomeriggio i centri sociali di Gallarate e della Provincia di Varese hanno manifestato il loro dissenso contro le politiche di esclusione sociale, razzismo e persecuzioni dei poveri messe in atto dal Sindaco Andrea Cassani e dalla sua Giunta, in attuazione della legge immigrazione e sicurezza approvata recentemente dal Governo. Una protesta giusta contro le ruspe ed il tentativo, in atto, di mettere letteralmente sulla strada una intera comunità etnica: quella dei Sinti.

 
La protesta è stata portata direttamente all'interno del Consiglio Comunale, quando, la Polizia Municipale, su ordine del Sindaco, ha sequestrato uno striscione dove vi era scritto "basta guerra ai poveri". 
 
L'azione repressiva ha causato un esacerbarsi dei toni. Sono volate parole grosse che non condividiamo (le minacce non vanno mai bene) ma rimane una giusta rabbia contro chi è responsabile di politiche disumane che mettono a rischio la vita stessa delle persone, delle famiglie e dei bambini. Una politica di tirannia ed oppressione contro gli ultimi, rom, sinti, immigrati, poveri.
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GALLARATE: BASTA GUERRA AI POVERI

 
Le famiglie Sinti, sgomberate il 30 novembre 2018, una comunità di circa 100 persone tra cui 38 minori, rischiano di essere nuovamente sgomberate, a fine anno, dalla soluzione temporanea trovata nel Comune di Somma Lombardo, accoglienza disposta dopo il vertice tenutosi, proprio il 30 novembre nella Prefettura di Varese. L'ordine di Andrea Cassani è ora di mettere tutti in strada il 31 dicembre 2018. Nessuna soluzione reale è stata al momento trovata. Inevasa la richiesta di convocare le Autorità di Gestione dei Fondi Strutturali Europei stanziati c/o la Regione Lombardia per programmare percorsi di inclusione duratura per tutte le famiglie sgomberate.
 
Un impegno preso dal Sindaco Andrea Cassani davanti alla rappresentanza dei Sinti di Gallarate, al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica della Provincia di Varese, all'Associazione Nazione Rom (ANR), al Prefetto Enrico Ricci, al Questore Giovanni Pepè, al Comando Provinciale dei Carabinieri rappresentato dal Colonnello Claudio Cappelli, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza rappresentata dal Generale Marco Lainati ed all'Avvocato Pietro Romano.

Lo stesso Sindaco Cassani, nella giornata del 5 dicembre 2018, invece di rispondere formalmente all'ANR, ai Sinti di Gallarate, all'Avvocato Pietro Romano ed al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza ha rilasciato dichiarazione agli organi di stampa, affermando: "i fondi europei non ci sonoAbbiamo contattato le autorità di gestione regionale della quota parte dei presunti 7,7mld che ci sarebbero in tutto il paese per Rom, Sinti e Caminanti. Tutti i soggetti contattati hanno confermato che non c’è la possibilità per gli enti locali di attingere direttamente fondi, se non passando da bandi. Ciò che era già immaginabile, ma per tenere fede all’impegno preso ci siamo fatti parte diligente e abbiamo chiesto conferma". 

Le parole del Sindaco Andrea Cassani prefigurano il reato di falso ideologico e materiale, in quanto "i fondi europei ci sono" e l'impegno preso durante la riunione istituzionale con il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza, era quello di convocare le Autorità di Gestione dei Fondi Strutturali Europei della Regione Lombardia ad incontro nel Comune di Gallarate, con la rappresentanza RSC, per programmare l'utilizzo degli stessi ed arrivare, successivamente, all'emanazione di appositi bandi. Un aspetto cruciale per superare l'attuale situazione di emergenza e costruire soluzione di accoglienza ed inclusione duratura, nel territorio, per le stesse famiglie.

Programmare significa governare il territorio amministrato nel rispetto di leggi e Costituzione della Repubblica, ma il Sindaco Cassani al rispetto delle leggi preferisce il razzismo. Il 4 dicembre, nella trasmissione televisiva "Tagadà" La7, riferendosi ai cittadini Sinti gallaratesi ha affermato: "fosse per me li caccerei tutti e basta". Una frase gravissima di chiara propaganda razzista ed incitamento ad odio e violenza. 

Per questi motivi, ai sensi delle leggi vigenti, art. 141 del D.Lgs. 267/2000, comma II "i Consigli Comunali vengono sciolti quando compiono atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico", ANR ha richiesto, al Prefetto Enrico Ricci, l'avvio del procedimento di commissariamento.

Si deve trovare, al più presto una soluzione abitativa urgente per le famiglie Sinti di Gallarate entro la fine dell'anno. 

ANR ed il CONSIGLIO NAZIONALE ROM SINTI CAMINANTI continuano la propria mobilitazione permanente contro il razzismo e per l'inclusione sociale: domenica 16 dicembre, si è tenuta a Roma una importante assemblea nazionale, dopo il successo della manifestazione antirazzista del 10 novembre 2018 a Roma, dove si è deciso di impegnarsi a monitorare tutte le realtà informali di accampamenti spontanei e a coordinare le iniziative di contrasto e resistenza nell'applicazione del disegno di legge Salvini attraverso gli strumenti messi a disposizione dalle comunità e dalle diverse realtà.

Per questo siamo disposti ad arrivare, in mancanza di soluzioni reali e concrete, all'istallazione di una grande tenda, al centro di Piazza della Libertà, sede del Comune di Gallarate, dove inviteremo tutte i cittadini della Provincia di Varese, della Lombardia e dell'Italia ad unirsi ed essere solidali con le famiglie sgomberate. I diritti umani valgono ogni giorno, per tutti, nessuno escluso.

Come descritto, nel preambolo alla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, adottata dall'Onu il 10 dicembre 1948 "è indispensabile che i diritti umani siano protetti, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione". 

 

ufficio stampa e comunicazione

Associazione Nazione Rom




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