martedì 27 aprile 2010 - nonmiarrendo

Stop agli abbattimenti al via il decreto bluff

Stop agli abbattimenti al via il decreto bluff

Solo pochi giorni fa il neo-vicesindaco di Sorrento, Stinga Giuseppe, aveva tranquillizzato elettori e cittadini con una dichiarazione del seguente tenore: “Ho avuto assicurazione stamane dai senatori del Pdl, Raffaele Lauro e Carlo Sarro, firmatari del disegno di legge per la riapertura parziale del condono edilizio in Campania, che è in corso di preparazione un decreto legge del Governo, che anticiperà gli effetti del ddl, in attesa di una legislazione regionale concorrente. I senatori del Popolo della Libertà, inoltre, si sono resi disponibili per un tempestivo convegno sul decreto del Governo, da tenersi a Sorrento nel mese di maggio, immediatamente dopo il varo del provvedimento”.

Intanto in attesa che il Disegno di Legge promesso dai senatori Lauro e Sarro – e proclamato dal vice-sindaco Stinga – compisse il suo tortuoso iter parlamentare, il “Governo del fare” non se ne è stato con le mani in mano; ha effettivamente approvato un bel decreto legge che, nelle intenzioni, dovrebbe scongiurare l’arrivo di altre ruspe sino al dicembre 2011, evidentemente per consentire nel frattempo sia alla Regione Campania del neo-eletto Caldoro di intervenire sulla materia (riaprendo i termini dell’ultimo condono), sia ai paladini Lauro e Sarro di portare avanti la loro battaglia e fare sì che proprio l’ultimo condono possa essere applicato anche nelle aree sottoposte a vincolo ambientale e paesaggistico; tanto è che la “Ministra” Mara Carfagna ha prontamente, e con tronfiezza, rivendicato l’importanza del provvedimento sospensione: “Il Governo non poteva assistere impassibile al fatto che, con gli abbattimenti, molte donne con bambini, anziani, disabili, tutti senza un’altra abitazione venissero lasciati in mezzo alla strada“.

Insomma, i tanti cittadini, soprattutto della Penisola sorrentina e dell’Isola d’Ischia, potranno finalmente dormire sonni tranquilli, almeno fino al 31 dicembre 2011, fino a quando resteranno sospesi gli abbattimenti; per quella data, poi, Lauro e Sarro avranno portato a termine la loro missione e non ci saranno più problemi.

Addio per sempre alle ruspe allora?

Invece no, qui scatta il bluff.

Il decreto che la “Ministra” ha celebrato, sospende gli abbattimenti solo per i casi accertati entro la data del 31 marzo 2003 (e questo sarebbe ovvio anche se opportuno sempre ricordarlo), solo per gli abusi di necessità (e questo eticamente corretto), ma – quel che è peggio – solo per quelle aree non sottoposte a vincolo ambientale e paesaggistico.

Morale della favola?

In Penisola sorrentina e nell’isola d’Ischia da domani le ruspe potranno tornare regolarmente a lavoro e completare l’opera di abbattimento iniziata mesi addietro.

Siamo alle solite: la campagna elettorale è ormai alle spalle; l’ennesima speculazione politica è stata consumata; i voti “conquistati” a suon di promesse di condono sono oramai in cassaforte; i cittadini e le loro case da abbattere? Se la prendessero con i giudici, sono loro che comandano le ruspe.

E’ ora di dire basta, di iniziare a chiamare le cose con il giusto nome.

La disperazione di coloro che si vedono una casa finire in maceria la si comprende, ma la loro rabbia, da oggi in poi deve essere diretta altrove; verso quei politici che, senza scrupolo, chiudono un occhio quando si costruisce abusivamente, assicurano che nulla verrà toccato, promettono coperture e garanzie e poi, quando arrivano le ruspe, fanno spallucce.

Sono loro i veri colpevoli, vanno evitati, sono loro che hanno martorizzato il territorio e loro che si fingono poi paladini dei “senza casa”

Secondo i dati ISTAT, Sorrento nel 1961 aveva 3128 abitazioni e 11768 residenti; nel 2001 (senza considerare le case non dichiarate perché abusive) le abitazioni erano più che raddoppiate passando a 6432, mentre i residenti sono diventati 16536.

Le case sono aumentate del 105,63%, gli abitanti del 40,52%.

Nel 1961 il problema casa non esisteva, oggi sì, come è possibile?

Evidentemente, presi come si era a saccheggiare il territorio si è costruito sì, ma non per le famiglie… ed ora lo vogliamo dal condono?




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