mercoledì 21 aprile 2021 - YouTrend

Sta cambiando l’età di chi muore per Covid-19?

L’età mediana dei decessi è di circa 80 anni ed ha avuto un leggero calo. Ma per vedere l’effetto dei vaccini serve più tempo.

 

A tre mesi e mezzo dall’inizio della campagna vaccinale, stiamo vedendo qualche effetto sul numero dei decessi?

Partiamo dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), che nei suoi report settimanali mostra l’andamento dell’età mediana dei deceduti per settimana di decesso.

La mediana è un indicatore statistico che indica il valore centrale in una serie di dati posti in ordine crescente (o decrescente). È quindi particolarmente utile, dal momento che ci dice che metà delle persone prese in considerazione ha più di una certa età e metà meno. La mediana, a differenza della media, è quindi più resistente agli outliers, in particolar modo quando i dati non sono moltissimi. 

In Italia l’età mediana complessiva dei decessi da inizio pandemia è di circa 82 anni. Questo è dovuto al fatto che la Covid-19 è una malattia particolarmente pericolosa per la popolazione più anziana. Basandosi su uno studio pubblicato su Nature, il tasso di letalità, ovvero il numero di persone che muoiono in relazione a quello di coloro che si contagiano, per un over 80 è intorno al 10%, mentre per un trentenne è dello 0,04%. 

Con le vaccinazioni ci attendiamo, almeno a livello teorico, un progressivo abbassamento dell’età mediana dei deceduti, così come dei casi. Se infatti la popolazione più anziana sarà vaccinata, il numero di persone che morirà di Covid-19 si ridurrà moltissimo e sarà concentrato principalmente tra le fasce di età meno anziane.

Se lo confrontiamo con tre mesi e mezzo fa, però, l’effetto sull’età mediana è ancora minimo. Nelle ultime due settimane prese in considerazione, le prime due di aprile, l’età mediana è stata infatti pari a 80 anni, cioè in linea con quella complessiva. Certo, c’è stato un calo rispetto ai mesi precedenti, ma molto contenuto: tra dicembre e gennaio l’età mediana era infatti circa di 83 anni. Va inoltre considerato che le ultime settimane hanno dati che probabilmente non sono ancora definitivi, per via dei ritardi di notifica legati alla registrazione dei decessi.

Per vedere l’effetto delle vaccinazioni serve comunque tempo: a causa del periodo che passa tra la somministrazione della prima dose e la sua efficacia potrebbero essere necessari anche 30-35 giorni per vedere gli effetti. Ma in Italia intorno a metà marzo si era vaccinato solo il 35% degli over 80 a causa delle priorità decise, diverse da quelle degli altri principali paesi europei. Bisogna anche considerare che l’effetto della prima dose non azzera i decessi: un recente studio su Israele pubblicato sul New England Journal of Medicine ha stimato che l’effetto del vaccino Pfizer-BioNTech dopo 14-20 giorni dalla prima dose è pari al 72% e dopo 20-27 giorni è dell’84% (ma con un ampio intervallo di confidenza).

Va inoltre tenuto conto che non tutti gli over 80 intendono vaccinarsi: guardando i dati diffusi dalle regioni è ragionevole attendersi che il tasso di adesione sia circa dell’80-85%, quindi un certo numero di persone anziane continuerà a morire a causa della Covid-19. Per raggiungere l’immunità di gregge e proteggere anche queste persone servirà dunque molto tempo. 

 




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