martedì 22 marzo 2022 - Enrico Panozzo

Spesa armamenti: armati fino ai denti

Tutto il mondo si sta indignando per l’invasione russa dell’Ucraina, ma c’è chi sta guadagnando cifre mostruose in questo crudele momento. Sono le aziende produttrici di armi, e i suoi trafficanti, che vedono sempre con “favore” lo scoppio di una guerra.

Fare una guerra costa, e quindi le aziende di armi ci guadagnano. I produttori di armi operano in un mercato che, a livello globale, vale più di 2 mila miliardi di dollari e in netta crescita anno su anno. Dal 2011 al 2020 la spesa militare complessiva di tutti i Paesi del mondo è aumentata del 9,3%, con la Cina in particolare che nello stesso periodo ha registrato un incremento del 76%. 

Le maggiori aziende sono soprattutto americane, con la Lockeed Martin in testa, che nel 2019 ha incassato ben 53 miliardi di dollari. Al secondo posto un’altro colosso americano, la Boeing , che se la cava con 76 miliardi di dollari. Mentre la prima azienda non statunitense per guadagni è la cinese Aviation Industry con i suoi 24,5 miliardi di fatturato bellico.

L’Europa fa la sua parte , con l’italiana Leonardo al primo posto con i suoi 11,1 miliardi sempre dollari di ricavi dalla produzione di armi. Poi c’è la multinazionale Airbus, che opera in Francia, Paesi Bassi, Germania, e Francia, che incassa 11 miliardi dal comparto armi. Ma se consideriamo Stato fuori dall’Europa L’Inghilterra, la sua BAE Systems stacca tutti con 23, 4 miliardi. Briciole…

Teniamo presente che…Nel 2020 le 100 principali industrie militari hanno venduto armi per un totale di 531 miliardi di dollari, in crescita dell’1,3% rispetto al 2019. Essendo un comparto fortemente sussidiato e protetto dalle scelte politiche, non stupisce che il fatturato delle industrie militari sia stato in crescita. Ecco la lista delle “banche armate” che finanziano la produzione di armi.

  • Unicredit: circa 1.8 miliardi di euro.
  • Intesa San Paolo: circa 653 milioni di euro.
  • Deutsche Bank: circa 579 milioni di euro.
  • SACE Group: circa 224 milioni di euro.
  • Barclays: circa 141 milioni di euro.

Armati fino ai denti, non c’è alcun dubbio, visti i fatturati delle aziende belliche mondiali. Dunque avere il “tiranno” di turno da innescare non guasta, si devono pur consumare le armi prodotte vero? Le vittime del covid non sono bastate, perchè li le armi non sono state usate….




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