martedì 21 luglio 2020 - Kocis

Sostiene Musumeci - Presidente della Regione Sicilia: “Fascismo con tante ombre e tante luci”

L’affermazione è stata fatta dal Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci nel corso di un suo pubblico intervento a Mascali ( Catania) venerdì 17 giugno, nell’evento dedicato alla presentazione del volume "Etna 1928-2018, a 90 anni dall'eruzione e dalla ricostruzione di Mascali”.

Sostiene, tra l’altro: «È una storia che va studiata senza pregiudizi, senza preconcetti, sono passati 90 anni, con animo sereno. Con le ombre tante, e con le luci tante di quegli anni». Ha aggiunto: “ Da un lato ha soppresso la libertà di espressione politica, dall'altro ha consentito un'infrastrutturazione soprattutto nel Mezzogiorno che ha aperto la grande stagione della modernizzazione”.

Dunque, stante questa valutazione, il risultato finale del fascismo (….una dittatura, riconosce) è neutro. Si deduce che gli atti negativi si equivalgono a quelli positivi. Quindi, pari e patta! Dalla serie: “Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato ha dato”, il vecchio motto popolare inserito come elemento portante della canzone napoletana "Simme e'Napule, paisà', canzone diventata famosa a Napoli nel 1944, e poi nell'Italia finita la guerra( testo di Peppino Fiorelli).

Chi ha dato? :

L’Italia e gli italiani tutti! Prima, dalla fine del 1919, con le numerose uccisioni degli antifascisti e le distruzioni alle strutture democratiche seminate dalla squadre fasciste. Poi, con la dittatura ventennale, la totale, scientifica, violenta eliminazione, con il supporto delle leggi emanate, dei partiti politici, organizzazioni sindacali, associazioni, organi di stampa non in linea con il regime; persecuzione con assassinio, incarceramento e confino dei dissidenti, istituzione del tribunale speciale, truci discriminazioni con licenziamenti nei luoghi di lavoro per i “non asserviti” al “credere, obbedire e combattere” del regime.

Gli italiani, che durante il regime vissero in condizioni di vita di grande sofferenza economica, abitativa ed ambientale, caratterizzate da forti differenze classiste. Una vita di povertà, scandita da un forte analfabetismo, ingente povertà diffusa, insalubri condizioni abitative - prive dei requisiti igienici elementari -, da insufficiente alimentazione quotidiana.

Queste condizioni, rese ancora più tragiche dall’emigrazione nelle Americhe, in Europa, poi incentivate anche verso le cosiddette colonie africane e con l’arruolamento “volontario” nelle strutture militari, assunsero condizioni tragiche per la gran parte delle popolazioni residenti nel Meridione e in molte aree del Centro-Nord, specie per coloro che in numero rilevantissimo tentavano di sopravvivere, tra indicibili stenti, sfruttati nelle campagne e nelle attività agricole ( la parte preponderante degli occupati) , nei terreni in gran parte ancora ( come sempre) posseduti da pochi potentissimi feudatari latifondisti, ferrei alleati del fascismo che aveva salvaguardato i loro diritti di brutale sfruttamento, con in testa la Sicilia.

Poi, la ferrea alleanza con la Germania nazista, l’istituzione e il culto della “razza eletta”, quindi le leggi razziali, persecutorie contro gli ebrei e le altre declamate minoranze da considerare “subumane”: “ neri ( delle colonie), rom, slavi, omosessuali... .Quindi, l’oppressione con ampio sterminio dei popoli africani colonizzati ( Libia, Eritrea, Etiopia)…..”addolciti” e lasciati stecchiti con l’uso dei gas venefici, la guerra di aggressione a sostegno dei golpisti militari in Spagna, alla Francia (ormai tramortita dall'esercito nazista), Grecia, Balcania ( Slovenia, Serbia, Montenegro……), Grecia, Russia/Unione Sovietica. Immense le quantità di morti, feriti e mutilati e le distruzioni, provocate al popolo italiano, sottoposto, poi, - dopo l’auto dissoluzione della dittatura fascista del 25 luglio – all’invasione della Germania nazista, e a tutti gli Stati europei aggrediti.

Dopo, con la sconfitta definitiva dei nazi fascisti nell'aprile/maggio 1945, il ritorno delle libertà e della democrazia, la gigantesca ricostruzione dell’Italia che era stata demolita dalle tragiche conseguenze del funereo gioco fascista che inneggiava alla morte e agli “eletti” che dovevano padroneggiare il mondo.

Grande il contributo dei combattenti per la libertà: uomini e donne , - molti provenienti dall’ex esercito italiano sciolto dopo l'armistizio del settembre 1943 - schierati per diciotto mesi con le formazioni partigiane, in Italia nel Nord e Centro Sud, all’estero in Grecia, Albania e nei Balcani ( Jugoslavia); degli IMI ( Internati Militari Italiani), rinchiusi nei campi di concentramento nazisti in Germania che, a centinaia di migliaia, rifiutarono di schierarsi con la fascista RSI asservita ai tedeschi; dei partecipanti al nuovo Esercito Italiano schierato a fianco degli Alleati.

Decine di migliaia furono i siciliani nei gruppi dei resistenti per la rinascita della Patria, calpestata dai crimini nazifascisti : partecipanti alla Lotta di Liberazione con i partigiani in Italia e all’estero, nel nuovo Esercito Italiano, negli IMI che subirono le angherie più grandi per tenere alta la civile dignità della nazione che era stata mandata allo sbaraglio nella guerra criminale.

Chi ha avuto? :

I gerarchi e i lacchè del regime fascista che misero le mani sui profitti saccheggiati durante la dittatura e sui beni rubati agli ebrei che vennero inviati nei Lager di sterminio, più le ricchezze depredate ai popoli delle colonie e dei Paesi europei aggrediti con la guerra.

VIDEO intervento Presidente Sicilia

 

* Lettera di Memoria Libertà

- dedicata al catanese Nunzio Di Francesco di Linguaglossa, partigiano in Piemonte, sopravvissuto al Lager di Mauthausen, ex Presidente ANPI Catania, deceduto nel luglio 2011

Foto: Civa61/Wikimedia




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