venerdì 30 novembre 2018 - Franco Alessandrini

Sheddy tra neorealismo e Pasolini

E' uscito recentemente Fer De Lance di Sheddy, un singolo dal sound molto più diretto e duro rispetto al passato, che esprime il punto di vista dell’artista sulla contemporaneità, e sulla superficialità del vivere quotidiano.

Sheddy Fer de lance

Un inno alla forza di volontà, al desiderio di crescita e di salvazione. Perché in Fer de Lance SHEDDY rimarca la sua dedizione assoluta verso la musica; una passione che nessuno potrà ostacolare.

Fer de Lance rappresenta un deciso passo in avanti, dopo l’uscita di Luna Dark e Dejà Vù e dopo tanti anni di gavetta, risultando musicalmente più “rotondo” e maturo. Un singolo che parla di speranza, di sopravvivenza nei quartieri più sperduti della metropoli. SHEDDY è una voce contro tutto ciò che è status system, una voce che ci racconta la periferia e la lotta per emergere, in un affresco freddo e spietato che acquisisce liricità nella vocalità graffiante e nella ritmica hip hop tipica di questo artista.

Proprio nella simbiosi tra musica e immagini (il video è realizzato dal bravo videomaker Nicholas Bladini) SHEDDY pone maggiormente l’accento sulla condizione dei giovani, in un ritratto che definisce una realtà tendenzialmente taciuta, asfissiata dalla frenesia del vivere quotidiano. Abbracciando una visione che potremmo definire neorealista, con accenni alla prosa pasoliniana, che precipita vocalmente nel disincantato atto d’amore verso la vita delle periferie, dove ancora è possibile rintracciare i suggelli di una società volta ad una nuova dimensione dell’era consumistica, che dopo il boom economico sta ora precipitando nella crisi più nera, escludendo dal processo di modernizzazione in corso i ceti meno abbienti e le giovani leve, impossibilitate a partecipare allo sviluppo del paese. Relegate in aree delimitate lontane dal centro urbano, dove risultano essere abbandonate a sé stesse, costrette a vivere la strada e a sopravvivere ostentando i propri status simbol di rivalsa: Nike… Vans... Rolex...

Giovani, destinati a un lento e naturale processo di autodistruzione e rinascita. Perché proprio da questi margini fiorisce una nuova rivoluzionaria cultura… dove SHEDDY e la sua musica sono perfettamente calati e dove l’artista traccia la propria identità ritagliandosi un ruolo da protagonista nel panorama musicale hip hop più puro, scevro da sovrastrutture. Confermandosi un’artista vero e senza orpelli.

Accompagnato dalla produzione di Musashi con cui collabora da anni, e da un ampio team di professionisti a supporto dell’intero progetto: Demito Loco, mixer e produttore genovese presso Studio Ostile; Antonio Glaza, grafico salernitano che ha realizzato la copertina del singolo; e Nicholas Bladini, videomaker molto affermato in Italia, che ha girato e montato la pellicola.

Il singolo potrebbe anticipare un nuovo progetto di SHEDDY, ma poche sono le indiscrezioni che trapelano dall’artista.

 




Lasciare un commento