martedì 5 febbraio 2019 - Flaminia P.Mancinelli

Serotonina

L’ultimo romanzo di Houellebecq: l’ennesimo caso di un libro pompato dal marketing, che in pochissimi hanno avuto il coraggio di ridimensionare.

Dopo poche pagine, se avessi dovuto reagire con una decisione impulsiva al fastidio che mi suscitavano certe parti del racconto di Houellebecq, avrei gettato Serotonina, vista la stagione, nella vivace fiamma del camino. A frenarmi è stato il plauso praticamente universale che ha attraversato i salotti e i siti internet di due nazioni – Francia e Italia – sì cugine ma fondamentalmente diverse, nell’animo e nella storia.

Devo dire che ho fatto fatica, soprattutto perché le parti “pornografiche” del suo scritto – che si compiacevano di descrizioni di rapporti sessuali tra donne e animali – erano di un’ordinaria banalità, fruste dal tempo e perciò prive di ogni originalità. E questa visione del sesso dell’osannato autore francese è stata peggiorata, se possibile, dalla sua tesi (qui ampiamente ricorrente) secondo la quale per l’essere umano maschile la donna è soprattutto procacciatrice di “favolosi pompini”.

Perciò il primo fastidio, per me donna, è stato generato da questa visione distorta della sessualità maschile. Eppure avevo letto che per molti critici quest’ultimo romanzo di Houellebecq era un inno all’amore… Forse, procedendo nella lettura…

No, è bene chiarirlo subito: Serotonina non è un inno all’amore. È molte cose ma senz’altro non un inno all’amore.

E cos’è allora?
Una lunga, interminabile, noiosissima masturbazione, sia mentale che fisica.
Senza voler analizzare quanto di Houellebecq ci sia in Florent–Claude Labrouste – l’io narrante del romanzo nonché protagonista – che con un 4x4 Mercedes G350 TD erra da Parigi alle regioni della Manche e della Normandia, sostenendosi con il Captorix (un farmaco capace di sollecitare la produzione di serotonina ma al contempo rendendo impotenti) e consolandosi con alcolici di vario genere, viene spontaneo domandarsi cosa di quest’uomo, intento solo e soltanto, a contemplare il suo ombelico e a rammaricarsi delle sue scelte di vita, abbia potuto affascinare i critici, e da quelli il pubblico, di mezza Europa. Difatti le traduzioni e le pubblicazioni hanno coinvolto la quasi totalità del vecchio continente a tempo di record. Tranne la Gran Bretagna che, forse presa dai problemi della Brexit, ha rinviato l’uscita addirittura a settembre.

Tra l’altro, l’esimio Michel Houellebecq, ha confermato con questo suo Serotonina la nomea di veggente che si era guadagnato con il suo precedente Sottomissione (uscito ai tempi della strage Jihadista di Charlie Hebdo). Purtroppo… non ho letto il libro del 2015, ma per quanto riguarda Serotonina, a sentire i soliti informatissimi critici, sembrerebbe che lo scrittore francese abbia sfruttato le sue doti per anticipare le manifestazioni di protesta dei “Gilets Jaunes”.

Dove?
Nel libro, che non è un thriller quindi non credo di fare alcuno spoiler, si narrano le vicende di un gruppo di agricoltori che, adirati dalla questione delle “quote latte”, insorgono, bloccano una strada provinciale e nello scontro con la polizia (a causa di un misunderstanding – un suicidio viene scambiato per un omicidio da parte delle forze dell’ordine) ne risultano 11 morti. Fine.


Mi ricorda, molto da vicino, un altro veggente, un certo Nostradamus, anche lui francese (… ma non è strana tutta questa proliferazione di “veggenti” proprio nella patria del razionalismo e dei Lumi?!...), al quale vengono attribuite previsioni che hanno dell’incredibile. A crederci. Certo, si dirà ai miscredenti, che dipende tutto dalla capacità di leggere dietro al testo, tra le sue righe.
Un po’ quello che si dice in difesa delle capacità divinatorie del nostro scrittore.

Insomma, per farla breve – perché credo di aver abusato fin troppo del vostro e del mio tempo per un’opera che tale non è – mi sono costretta ad arrivare alla fine di queste 332 pagine (sob!) illudendomi in un coup de théâtre conclusivo. Invece, ahimè, mi sono ritrovata con un soufflé cucinato a qualche maniera e afflosciatosi miseramente.
Cosa consigliarvi?
Come al solito di dare la vostra fiducia con il contagocce, di evitare con cura i libri che svettano ai primi posti delle classifiche e, soprattutto, i fenomeni letterari. Poi fate come meglio credete, i denari (€16,15 la versione cartacea e €9,99 l’ebook) ma soprattutto il tempo sono vostri. Lettore avvisato mezzo salvato!

 

 

Il libro
Michel Houellebecq, Serotonina
Nave di Teseo editore, pp.332
€ 16,15 cartaceo – € 9,99 ebook




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