lunedì 31 ottobre 2011 - Fernando Bassoli

Serie A: la decima giornata. Vola la Lazio, esonerato Giampaolo a Cesena

Anticipi del sabato:

Catania – Napoli 2 – 1

I tosti siciliani (o forse dovremmo scrivere argentini?) confermano di essere la formazione più in palla del torneo, battendo in rimonta il più quotato Napoli, subito avanti con il bomber Cavani. Ma il vantaggio repentino ha fatto male ai partenopei. Rimasti in 10 e con la testa a Monaco per l’attesa sfida di Champions League, gli uomini di Mazzarri sono stati puniti da Marchese e Bergessio.

Roma – Milan 2 – 3

Nel dopopartita il dg Franco Baldini è stato molto chiaro: “Al momento siamo ancora un’ipotesi di squadra”. Forse era il caso di dirlo in sede di campagna-abbonamenti. Se poi davanti c’è la corazzata Milan, tutti i nodi vengono al pettine. Viene il dubbio che alla guida dei giallorossi si potesse tenere Montella. La Roma ha un possesso palla velleitario e lezioso, il Milan ha il ciclone Ibrahimovic e tanto altro ancora. E la differenza si nota. “Subiamo sempre tanti gol, ma abbiamo una potenza di fuoco pazzesca – ha commentato un raggiante Galliani -. Siamo molto contenti. Cassano, poi, sta diventando un assist-man straordinario e poi è felice di stare con noi”. Peccato che il fantasista barese abbia avuto un malore tutto da decifrare al rientro a Milano...

Inter – Juventus 1 – 2

Che fine ha fatto lo squadrone del memorabile triplete di Mou? Difficile capire cosa sta accadendo all’Inter, che ha una posizione di classifica ormai vergognosa, tenuto conto della rosa a disposizione. Dopo il vantaggio di Vucinic, inutile il gran goal di Maicon. Ci ha pensato Marchisio a chiudere i giochi (ma dopo una traversa di Pazzini), rilanciando verso l’alto le azioni bianconere. Ranieri, però, va controcorrente: “Sono soddisfatto. Abbiamo giocato con la squadra più in forma e abbiamo avuto momenti molto buoni. Loro sono stati più attenti e cinici e il risultato ci condanna, ma non demordo. Il primo tempo mi è molto piaciuto. Nella ripresa non avevamo forze per spingere”. Chissà se Moratti la pensa nello stesso modo…

Gare di domenica:

Siena – Chievo 4 – 1

Due reti di Destro e una a testa per D’Agostino e Calaiò (l’arciere del goal) hanno fatto felice il Siena-boom di un ispirato mister Sannino. Periodo negativo per i veronesi che finalizzano poco e segnano sempre e solo con Moscardelli. La classifica lascia a desiderare.

Bologna – Atalanta 3 – 1

Fondamentale vittoria dei rossoblu di Pioli, capaci di rimontare lo svantaggio iniziale dell’argentino Denis, al sesto timbro stagionale, con le reti di Di Vaio su rigore (primo goal per lui, finalmente) Ramirez e Loria. Il cambio di guida tecnica ha portato i benefici sperati. Indolore la sconfitta per un’Atalanta fiera e combattiva fino all’ultimo, che non avrà problemi a salvarsi.

Fiorentina – Genoa 1 – 0

Tre punti vitali per i viola di un ritrovato Gilardino. La rete siglata da Lazzari ha sostanzialmente salvato l’incarico tecnico di Sinisa Mihailovic. La sua panchina era sul punto di saltare, ma la prestazione fornita dalla Fiorentina, che del resto ha molte frecce al proprio arco, è stata incoraggiante, mentre il Genoa, in alcune fasi troppo rinunciatario, resta l’eterna incompiuta, almeno per ora.

Lecce – Novara 1 – 1

Manca proprio qualcosa ai salentini, forse la concretezza, forse l’equilibrio tattico, fermati in casa da un Novara volitivo e piacevole a vedersi, perché non rinuncia mai a ripartire in attacco quando il momento è favorevole. La partita poteva finire in molti modi ed è stata apertissima fino all’ultimo secondo. Troppo poco, per i giallorossi leccesi, che dovevano solo vincere e che domenica saranno di scena a Cesena, per un drammatico scontro diretto.

Parma – Cesena 2 – 0

Una delusione assoluta il velleitario Cesena. Nemmeno una prodezza dell’immarcescibile Antonioli, bravo a respingere un rigore di Giovinco, ha evitato la capitolazione, firmata da due difensori: Paletta e Lucarelli. Inguardabile la classifica dei romagnoli. E infatti il tecnico Marco Giampaolo è stato esonerato subito dopo la partita. Inevitabilmente, a questo punto. Arriverà Ballardini?

Udinese – Palermo 1 – 0

Il solito schizofrenico Palermo, dirompente in casa, un sacco di patate sgonfio fuori, le busca anche a Udine. Agli uomini di Guidolin, archiviato il passo falso di Napoli, basta un goal del miglior giocatore italiano del momento: Totò Di Natale. Ma è il bel gioco complessivo a fare, come sempre, la differenza. Ai siciliani non resta che affidarsi a uno psicologo. Possibilmente bravo.

Posticipo serale domenicale:

Cagliari – Lazio 0 – 3

Tutto sorprendentemente facile per i biancocelesti sul campo solitamente difficile del Cagliari. Di Lulic, Klose e Rocchi le reti che portano la Lazio al secondo posto, nonostante il persistere delle deludenti prestazioni dell’estroso francese Cissè. I sardi, sotto di due reti già alla fine del primo tempo, hanno accusato più del prevedibile l’assenza per squalifica del loro faro di centrocampo Daniele Conti.

La classifica dopo 10 turni è questa, davvero sorprendente:

Juventus 19

Udinese, Lazio 18

Milan 17

Napoli, Catania 14

Cagliari 13

Palermo, Siena 13

Parma, Fiorentina, Genoa 12

Roma 11

Bologna 10

Chievo, Atalanta 9

Inter 8

Novara 7

Lecce 5

Cesena 3




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