Senza parole

Craxi Interpretò meglio di ogni altro uomo politico come la società italiana stava cambiando. La sua politica estera fu grande. Ci fu l’episodio di Sigonella ma anche la scelta di tenere l’Italia nella sfera occidentale, senza intaccare autonomia e dignità del Paese. Craxi decise che bisognava cambiare gioco, porre la sinistra di fronte al problema di una nuova leadership. Il Psi era un partito fluido, moderno, capace di raccogliere anche ciò che non è omogeneo a sé, ma che si unisce attorno a determinate idee. Un’ombra, a dire il vero, Bettino ce l’ha: il Referendum 1991, sulla riforma elettorale: Craxi anziché dire ‘andate al mare’, avrebbe dovuto usare quella leva per promuovere il bipolarismo. E la riforma sarebbe potuta avvenire solo con una leadership riformista e non con una post-comunista.Nel ’96 io dissi: ‘Un giorno o l’altro si dovrà arrivare a un’Internazionale né comunista né socialista, ma democratica. Nel mio campo, un’affermazione difficile da fare. Ma era lo stesso concetto che esprimeva Craxi. Oggi è naturale per tutti pensare che Obama e il partito indiano del Congresso stiano assieme nel medesimo organismo mondiale.
Walter Veltroni
Una diaria di 290 euro! ‘Sta miseria’. Non ci si sta dentro. Questi non sanno cosa si prende al Parlamento italiano. Si prende meno che in Italia.
Clemente Mastella
Suscita peraltro perplessità e preoccupazioni l’insieme del provvedimento [il ddl sicurezza, ndr] che, ampliatosi in modo rilevante nel corso dell’iter parlamentare, risulta ad un attento esame contenere numerose norme tra loro eterogenee, non poche delle quali prive dei necessari requisiti di organicità e sistematicità; in particolare si rileva la presenza nel testo di specifiche disposizioni di dubbia coerenza con i principi generali dell’ordinamento e del sistema penale vigente.
Giorgio Napolitano, a promulgazione avvenuta
Lasciatevi garantire dal garante, continuate a votarvi il vostro Pd, perseguite nel convivere a Ceppalonia. Non badate alle pagine mal messe di giornali che si dicono liberi, che riempiono colonne di improperi moralisti copincollatti letteralmente dai giornaletti diocesani (per pagine e pagine) e smistano a pagina trecento le rivelazioni di Ciancimino Jr (1/3 di pagina), poco prima del fogliettone sui gatti (è Repubblica di oggi). E fate che a ricordarvi della parola “democrazia” sia un convivio di occulti figuri che stabiliscono chi è degno di portarne le insegne.
Senza parole.
U’