mercoledì 14 ottobre 2015 - Andrea Campiotti

Senza l’acqua non c’è speranza per il futuro

L’acqua dolce rappresenta meno dell’1% del nostro pianeta nonostante circa il 71% della superficie terrestre sia ricoperto di acqua.

Secondo la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) nel 2025 almeno due terzi della popolazione mondiale vivrà in condizioni di difficoltà per mancanza d’acqua. Le aree geografiche più colpite saranno quelle nordafricane, mediorientali e dell’Asia occidentale. I dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sono ancora più allarmanti. L’OMS, infatti, calcola che al di sotto della soglia dei 50 litri d’acqua al giorno si è già in condizioni di sofferenza per mancanza d’acqua e quindi, secondo l’OMS, circa il 40% della popolazione mondiale nel 2030, ovvero 2,5 miliardi di persone, vivrà in condizioni igieniche disagevoli dovute alla carenza d’acqua.

Oggi l’Africa subsahariana è l’area del mondo più colpita dalla mancanza di fonti idriche pulite: circa il 40% della popolazione che vive in questi paesi non ha accesso all’acqua potabile e neanche ai servizi igienico-sanitari.E' significativo che in numerose zone rurali dell’Africa centro-meridionale ogni famiglia, soprattutto donne e bambini, dedica il 26% del suo tempo a raccogliere con recipienti di ogni tipo l’acqua dai pozzi. Inoltre, un ulteriore fattore che certamente merita attenzione è costituito dalla iniquità di consumo dell’acqua potabile a livello mondiale: l’11% della popolazione consuma l’88% dell’acqua e controlla l’84% della ricchezza prodotta dal pianeta mentre il 25% della popolazione, soprattutto di quella presente nel Terzo Mondo, vive in una situazione talmente precaria che non consente a donne, uomini e bambini di avere acqua per bere, cucinare e lavarsi quotidianamente.

In particolare l’uso di acqua potabile nel settore agricolo richiede il 70% dei consumi di acqua potabile a livello mondiale. I dati disponibili, in relazione ai metodi di coltivazione vegetale e ai sistemi di allevamento adottati, ci dicono che occorrono tra 400 e 5000 litri di acqua per produrre un chilogrammo di cereali, tra 5.000 e 100.000 litri di acqua per un chilogrammo di carne. Questi dati ci fanno riflettere su quanto sia diventato importante adottare modelli di vita più sostenibili se vogliamo assicurare a tutti condizioni di vita dignitose e, soprattutto, se vogliamo evitare una catastrofe ecologica ed ambientale entro pochi anni.

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Tabella dei consumi d’acqua per settore
Fonte : http://www.osservatoriokyoto.it

Il 22 marzo 2015, in onore della “Giornata Mondiale dell’Acqua” (“Word Water Day” – ricorrenza istituita dall’ONU nel 1992) è emerso un dato positivo: dal 1990 ad oggi, circa 2,3 miliardi di persone, nel mondo, hanno ottenuto l’accesso a fonti d’acqua sicure. Ma per continuare a garantire, ogni giorno acqua pulita a tutti è indispensabile ridurne gli eccessi e gli sprechi soprattutto nei paesi industrializzati, ovvero Paesi Europei, Stati Uniti e Cina.

E’ assolutamente necessario, come ha sottolineato il Papa nella sua Enciclica “ Laudato si’ ”, rivedere gli stili di vita del mondo occidentale ed assicurare a tutti pari dignità di vita e maggiore considerazione nei confronti del Pianeta per quanto riguarda l’uso delle risorse di acqua, di energia e di cibo che, fino a prova contraria, sono le uniche che riescono a mantenere la sopravvivenza attuale di sette miliardi di persone. L’EXPO Milano2015 - Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, rappresenta un evento mondiale e uno stimolo prioritario per mettere in moto la spinta e le motivazioni comuni per dare avvio a strategie per lo sviluppo economico sostenibile, non solo nei confronti dei potenti del mondo ma anche per tutti i Paesi e i cittadini del pianeta.




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