giovedì 12 gennaio 2023 - La bottega del Barbieri

Seminare precarietà per raccogliere ignoranza

È prevedibile che nei prossimi anni, nel nostro paese, si comincino a notare gli effetti della regressione del livello culturale e del tasso di scolarizzazione. In parte già si stanno sviluppando.

di Antonello Badessi per Diogene

by Broo_am (Andy B)

Perché mai il figlio di un laureato o di una laureata che svolgono mansioni non in linea con la propria formazione dovrebbero ricevere lo stimolo a proseguire gli studi? Ammesso e non concesso che i genitori abbiano i mezzi economici sufficienti per permetterlo.

L’attuale governo cripto-fascista ha la spudoratezza di teorizzare ad esempio che sarebbe del tutto normale che un laureato possa fare il cameriere, professione tra le tante che viene eletta a rappresentare l’emblema del “lavoro umile”.

Ma i governi precedenti, di destra e di sinistra, hanno regolarmente consentito che giovani diplomati e laureati avessero di fatto accesso o a lavori per i quali non ha senso il loro titolo di studio o al limite pure compatibili ma con un salario assolutamente inadeguato.

Ci viene di ricordare, sempre a simbolo, la famosa ricerca di ingegneri a 600 € al mese. Il tema del secondo esempio viene anch’esso assurto a teoria da parte di questa destra troglodita, ed è la teoria della “gavetta”.

L’Italia diverrà un paese sottosviluppato, magari pure una sorta di “Disneyland” per turisti di popoli ricchi grazie alle sue risorse archeologiche ed architettoniche, ma assolutamente priva di industrie, di economia ad alto valore aggiunto e tecnologico.

Quei pochi che riusciranno a mettere i campo il proprio “Know How” e la propria formazione nei campi più evoluti lo faranno in altri paesi i cui governi non avranno compiuto le scelte scellerate compiute dai governi italiani.




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