martedì 11 dicembre 2012 - Pleo

Scontro nel Pdl. Dell’Utri su Alfano: "Non ha le palle"

La decisione di Berlusconi di ripresentarsi come leader del Pdl alle prossime elezioni non poteva che accendere diatribe interne allo stesso partito. Mentre la Meloni pensa ad un nuovo partito si accende la polemica tra Alfano e Dell’Utri, nel frattempo il Cavaliere continua il suo corteggiamento a Renzi, il Sindaco di Firenze risponde a Berlusconi direttamente dal suo profilo Facebook: ''Caro Presidente te l'ho già detto due volte di persona. Le cose si possono comprare, le persone no. Non tutte almeno. Io no. Se hai lasciato le porte aperte per me, accetta un consiglio: chiudile! Non servono. Ciao''

Tutto inizia con unintervista rilasciata da Dell’Utri al quotidiano la Repubblica domenica dove definiva Alfano “persona brava e capace, ma senza la maturità per aspirare al premierato. La sua segreteria non è mai esistita. Poveretto, non ha potuto cambiare niente, se siamo ridotti in questo stato è perché il partito è imploso, non si è rinnovato”.

La replica di Alfano arriva dal salotto di Porta a Porta: “Molti dei guai del Pdl derivano da soggetti come Dell'Utri: un povero disgraziato, per quello che gli succede, che parla a ruota libera facendo capire che le sue parole siano di Berlusconi”. Segue un messaggio a Berlusconi: “A lui dico di riflettere molto bene: sulle liste l'opinione pubblica esprimerà un giudizio prima ancora di leggere il programma”.

Immediata la controrisposta di Dell’Utri all’Adnkronos: “Ho già detto quello che penso del segretario, un povero disgraziato l'ho detto io prima di lui e lui mi risponde con le stesse parole. Ho detto meno di quello che penso. Non mi va di replicare, Alfano si è già qualificato da sé per questa risposta piccata e fuori luogo”. Secondo il Senatore i guai del Pdl “purtroppo vengono tutti dalla sua incapacità, dalla sua insipienza. Non ha le palle, non c'entra niente con noi”.

Alfano non vuole cedere l’ultima parola e risponde su Twitter: “Le parole di Dell'Utri fanno chiarezza. La distanza da lui mi onora e mi lusinga”.

 




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