lunedì 20 gennaio 2020 - francesco latteri

S.Agata di Militello: 1° Forum su “La carta europea del turismo sostenibile dei Nebrodi” e intervista al Sindaco Bruno Mancuso

Una nuova tappa importante per i Nebrodi ed il loro sviluppo sostenibile

Si è tenuto ieri a Sant'Agata di Militello il primo Forum su “La carta del turismo sostenibile dei Nebrodi”, interessante ed importante, per qualità e spessore dei relatori. Ho avuto il piacere, prima dell'inizio di incontrare brevemente il Sindaco Dott. Bruno Mancuso per una intervista informale che grazie proprio all'informalità ha consentito di spaziare un po'.

E' un impegno importante per i Nebrodi che vede rinnovare la sua dedizione al territorio. Non so perché ma il mio pensiero va al traguardo raggiunto nel 2017 su cui ci intrattenemmo brevemente (1) e del quale lei fu particolarmente fiero: la legge 2541 “piccoli Comuni” che riguarda il 70% dei Comuni italiani per la quale la sua ispirazione fu proprio il ns territorio. Adesso di nuovo qualcosa di importante per i Nebrodi: La Carta europea del turismo sostenibile

Il contesto è sempre quello dello sviluppo e della tutela ed oggi si tratta di giungere al riconoscimento certificato di una eccellenza. La “Carta europea del turismo sostenibile” è volta sia al miglioramento del territorio sia, con la certificazione e la connessione alle varie reti, ad ampliare l'offerta del turismo sostenibile. In particolare si acquisisce una maggiore visibilità a livello europeo e Federparchi” e l'inserimento in un circuito turistico di qualità

La sua visione manageriale la ha portata recentemente a far approvare l'allargamento del porto 

“Sant'Agata è uno degli sbocchi costieri dei Nebrodi e questo consente una migliore interfaccia tra la ricchezza ambientale ed il turismo costiero. Entrambi sono accomunati da quello che è una delle chiavi della “Carta europea del turismo sostenibile”, il concetto di “Sostenibilità” che è un criterio fondamentale per lo sviluppo di tutto il ns territorio”.

La ringrazio e la seguo al Forum”. Il saluto al Forum è stato fatto dal Commissario del Parco dei Nebrodi GianLuca Ferlito che ha subito passato il microfono al Sindaco Bruno Mancuso il quale ha sottolineato l'importanza del Forum per il conseguimento della “Carta europea del turismo sostenibile” e, in questo contesto, l'importanza della Cultura e della Tradizione ma anche della Biodiversità e dell'ecologia proprio nell'offerta turistica compatibile così come della provvidità della regia di Federparchi in ambito UE.

La parola è passata quindi all'Assessore Carlotta Previti in rappresentanza del Sindaco della Città Metropolitana di Messina, Cateno De Luca, la quale ha posto l'accento sul fatto che la Città Metropolitana cammini a fianco degli enti locali e dell'ente parco e che la chiave di volta sia proprio la “Sostenibilità” peraltro magistralmente interpretata proprio dal Parco dei Nebrodi. Relatore successivo è stato il Commissario Gianluca Ferlito il quale con un intervento anche tecnico ha sottolineato come nello sviluppo sostenibile gli enti abbiano un ruolo di catalizzatori e virtuosità. “E' necessario avere una visione più ampia che vada oltre l'orizzonte della semplice territorialità ed avere dunque una visione ad ampio raggio: fare comunità anche fuori dal territorio.

Non “solo” l'area del Parco. Solo così possiamo portare valori e avviare processi partecipativi nei quali ognuno deve fare la propria parte.” E' seguito l'intervento dell'On Bernadette Grasso che ha evidenziato l'importanza del momento e la maggiore coscienza di oggi nei confronti delle tematiche ambientali e della biodiversità, oggi valore da tutelare. “Il Parco fa parte del territorio e ne è patrimonio e tutti abbiamo l'obbligo della salvaguardia e della valorizzazione del territorio. Di un territorio che ha da essere fruibile direttamente e non previa richiesta di permessi ed autorizzazioni. Ma, salvaguardare l'ambiente è anche vivere nel territorio e dunque necessità di un connubio Parco dei Nebrodi / Mare, caratteristica dei Nebrodi. Il Parco attraversa ed è attraversato da tante comunità ed insieme bisogna adoperarsi per lo sviluppo e la sostenibilità”. Il Prof. Maurizio Sarà della Università di Palermo è poi entrato nel merito della discussione di un aspetto specifico della ecologia nebroidea, quella inerente i rapaci, i cui numeri si sono ahimé assai ridotti, indicando il valore del contributo sanitario dato da molte specie che liberano il territorio dalle carcasse di animali morti e così contribuiscono a contenere la diffusione di malattie nonché il contributo di attrattori di immagine svolto, il quale ha portato ad un significativo incremento delle visite turistiche. Altro aspetto è quello del positivo connubio possibile tra attività di B&B e rapaci come mostra il caso dei Grillai di Naumanni: coesistenza tra ecologia ed economia. Chiara Parisi responsabile del CETS PN Aspromonte ha mostrato come la mancanza di un collegamento con aree marine, dunque l'essere solo area interna, come il caso del Parco dell'Aspromonte sia un carenza non indifferente. Fondamentale per un Parco è l' “Immagine” e la “Virtuosità” come dimostra proprio il caso del Parco dell'Aspromonte dove il problema “Immagine” è stato il primo e più difficile da affrontare e superare. Per tutte le problematiche è stato fondamentale, come da “Carta europea del turismo sostenibile” servirsi di un Metodo per avere strategie chiare e azioni definite, un Processo sempre in evoluzione. Dunque lavorare sia all'interno che all'esterno del Parco. Sara Zappini ha portato l'esempio di una concrezione virtuosa di Parco: quella del Parco Nazionale dello Stelvio considerato soprattutto dal punto di vista imprenditoriale. Infine il Prof. Filippo Grasso dell'Università di Messina si è soffermato sul concetto di Sostenibilità: integrare dinamiche economiche con l'ecologia del territorio. L'essenza dell' Ecoturismo: vivere bene il turismo con l'ecologia del territorio. Fondamentale è il rapporto con le indicazioni precise del piano turistico nazionale. In particolare è importante anche partire da un dato di fatto, ossia che in molti casi l'ecoturismo è scelto da persone con problemi psico fisici e con disabilità. Dunque è importante che ci sia una accessibilità del territorio anche per loro. Qui anche il secondo punto: chi sceglie questo turismo lo fa anche per stare in comunità e dunque bisogna offrire anche la capacità di fare ed essere comunità. Nel fare comunità raccontare il territorio e portare cultura e tradizione, non semplicemente l'informazione da guida turistica: insomma, sapere accogliere, come del resto la grande tradizione nostrana ha sempre saputo fare. Sono seguiti gli interventi di moltissimi iscritti a parlare.

francesco latteri scholten.

 




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