lunedì 18 giugno 2018 - francesco latteri

S. Agata di M.llo, Convegno NOIS 893: il nuovo assetto normativo della Protezione Civile

Con il nuovo Codice della Protezione Civile, D.L. N°1 del 2.1.2018, all'articolo 48 è abolita la legge n°225 del 24.2.1992 istitutiva della Protezione Civile. Con il nuovo Codice della Protezione Civile, D.L. N°1 del 2.1.2018, all'articolo 48 è abolita la legge n°225 del 24.2.1992 istitutiva della Protezione Civile. E' perciò importante confrontarsi confrontarsi con la realtà del settore quale delineata dalla nuova normativa.

Con il nuovo Codice della Protezione Civile, D.L. N°1 del 2.1.2018, all'articolo 48 è abolita la legge n°225 del 24.2.1992 istitutiva della Protezione Civile. Il NOIS 893 del Comune di Sant'Agata di Militello e l'Architetto Rosalia Gentile, funzionario comunale, hanno perciò ritenuto opportuno organizzare un Convegno al fine di confrontarsi con la realtà del settore quale delineata dalla nuova normativa. Esso è stato anche la prima uscita pubblica del Sindaco Dott. Bruno Mancuso che ha aperto i lavori: “Sant'Agata ha un nucleo storico di Protezione Civile assai importante per dare conto delle specifiche del territorio, che dà alte garanzie anche perché tra i più preparati in Italia. La zona del Comune si configura come zona vulnerabile al rischio idrogeologico ed agli incendi. Per entrambe le vulnerabilità la Protezione Civile ha dato un contributo notevole ed assai positivo. Un contributo che è motivo di orgoglio. Da parte mia e dell'amministrazione ci sarà pieno sostegno.” Presenti ai lavori la Dott.sa Cettina Pirrotti Vicedirigente della Polizia di Stato, il Dott. Vincenzo Masetta, Comandante dei VV.UU. Di Sant'Agata, il Tenente di Vascello Dott. Michele Rossano, il Sindaco di Militello Rosmarino e di Cesarò. La nuova realtà normativa è stata illustrata dall' Avv. Enzo Bisconti, Volontario Esperto dell'OdV Cod. 958 RADUNIMED. Bisconti ha sottolineato l'importanza per le varie associazioni territoriali di essere per la prima volta tutti insieme “perché la norma in sé è nulla se non trova applicazione sul territorio. Due sono le condizioni fondamentali: il sistema ed il coordinamento. Il volontariato da solo è infatti insufficiente a far fronte al territorio che esige sinergie e coordinamento, così come competenza e capacità di azione. La nuova norma definisce quali siano gli eventi emergenziali di Protezione Civile all'Art. 7: a) emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili, dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; b) emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell'uomo che per loro natura o estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni e debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo, disciplinati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano nell'esercizio della rispettiva potestà legislativa; c) emergenze di rilievo nazionale connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell'uomo che in ragione della loro intensità o estensione debbono, con immediatezza d'intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo ai sensi dell'articolo 24. All'Art. 2 le attività, essenzialmente 4, di Protezione Civile: 1. Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, alla gestione delle emergenze e al loro superamento. 2. La previsione consiste nell'insieme delle attività, svolte anche con il concorso di soggetti dotati di competenza scientifica, tecnica e amministrativa, dirette all'identificazione e allo studio, anche dinamico, degli scenari di rischio possibili, per le esigenze di allertamento del Servizio nazionale, ove possibile, e di pianificazione di protezione civile. 3. La prevenzione consiste nell'insieme delle attività di natura strutturale e non strutturale, svolte anche in forma integrata, dirette a evitare o a ridurre la possibilità che si verifichino danni conseguenti a eventi calamitosi anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione. Le autorità competenti per la Protezione Civile sono invece indicate all'Art. 3: 1. Fanno parte del Servizio nazionale le autorità di protezione civile che, secondo il principio di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, garantiscono l’unitarietà dell'ordinamento esercitando, in relazione ai rispettivi ambiti di governo, le funzioni di indirizzo politico in materia di protezione civile e che sono: a) il Presidente del Consiglio dei ministri, in qualità di autorità nazionale di protezione civile e titolare delle politiche in materia; b) i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, in qualità di autorità territoriali di protezionecivile e in base alla potestà legislativa attribuita, limitatamente alle articolazioni appartenenti o dipendenti dalle rispettive amministrazioni; c) i Sindaci e i Sindaci metropolitani, in qualità di autorità territoriali di protezione civile limitatamente alle articolazioni...” Si è avuto un riscontro immediato per il passaggio dalla teoria alla prassi, comunicato dal Sindaco Dott. Mancuso: “siamo in emergenza idrica perché il nubifragio della notte scorsa con la conseguente piena del torrente Rosmarino ha danneggiato una conduttura dell'acqua per cui un quarto della popolazione di Sant'Agata è senz'acqua... mi chiama il mio dovere”. Il Convegno è quindi continuato con l'intervento del Dott. Giuseppe Fazio del NOIS di Sant'Agata di M.llo: “Siamo per essere al servizio. Un no secco alle rivalità tra associazioni, sì forte e dichiarato alle sinergie: dobbiamo essere una squadra sola per essere al servizio. Proprio per questo è necessario anche un coordinamento provinciale. Infine l'intervento dell'Arch. Rosalia Gentile che ha sottolineato come la sua laurea sia stata importante per il suo compito ma anche come sia stato fondamentale far legare tra loro i ragazzi di quello che sarebbe divenuto il NOIS e farli legare al Comune anche nel succedersi delle varie amministrazioni e Sindaci. “La funzione dei ragazzi per la prevenzione specie degli incendi è fondamentale grazie al servizio di avvistamento ed alla conoscenza dei punti critici. Importante anche la creazione di punti di copertura alternativi da utilizzare in caso di caduta della copertura data dai telefonini, al fine delle comunicazioni. La vera grande forza dei Volontari è comunque quella dell'immediatezza dell'intervento in caso di necessità”. L'Architetto ha poi ricordato come la sede della Protezione Civile abbia fatto un salto di qualità con i nuovi locali a ridosso del Campo Sportivo “Fresina” , area predisposta per le emergenze con attacchi per tende e roulottes. Infine con il “Piano speditivo di emergenza”, in revisione, si è passati all'analisi dettagliata delle realtà del Comune di Sant'Agata di Militello.

francesco latteri scholten.




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