mercoledì 16 maggio 2018 - Marcello Zuinisi

Rom, sinti e caminanti: la Resistenza è inziata il 16 maggio 1944 ad Auschwitz

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PORRAJMOS - LA RESISTENZA DEI ROM, SINTI, CAMINANTI
PORRAJMOS - LA RESISTENZA DEI ROM, SINTI, CAMINANTI

Il 16 maggio 1944, ad Auschwitz, i deportati Rom, Sinti, Caminanti (RSC), dettero vita ad una eroica insurrezione: la Resistance Romanì. I campi di concentramento servivano soprattutto ad annientare l’identità e la volontà dei reclusi, spengerli prima nella morale e dopo fisicamente: appare cosa straordinaria, la rivolta attuata, unico caso avvenuto in un lager nazista. 

In quella giornata, 4.000 RSC internati nello Zigeunerlager di Auschwitz, decisero di opporsi ai loro aguzzini, che secondo programma erano venuti a prelevarli, per condurli nelle camere a gas. Di fronte a un’umanità ridotta in condizioni pietose, formata da nugoli di bambini pelle e ossa, donne e capifamiglia scalzi, si trovava la più potente e organizzata macchina di oppressione e morte di tutti i tempi. Non furono solo gli uomini a decidere di non piegare il capo di fronte ai carnefici in divisa; anche le manine ossute dei bimbi e delle donne raccolsero pietre, mattoni, spranghe, rudimentali lame e tutti insieme i Rom di Auschwitz dissero: «No». 

Prima della liquidazione di Birkenau, pianificata per il maggio del 1944, vennero trasferiti negli altri campi del Reich, tutti quelli ancora idonei a lavorare. L’allora Lager Führer, Georg Bonigut, avvertì dell’imminente arrivo delle SS. Il 16 maggio, organizzandosi con qualsiasi attrezzatura potesse essere usata come arma di difesa, riuscirono a contrastare le SS. L’eliminazione di RSC fu tuttavia solo posticipata al 2 agosto dello stesso anno. Prima di questa data i nazisti pensarono bene di dividere la popolazione, trasferendo più di 1.000 individui a Buchenwald, in modo tale da togliere forze fresche pronte a resistere nuovamente. La notte del 2 agosto, 2.897 RSC, uomini, donne e bambini trovarono la morte nel crematorio numero 5

Questo Olocausto, è chiamato Porrajmos: sono passati 74 anni e lo Stato Italiano non lo ha ancora ufficialmente riconosciuto. Un crimine mai processato da nessun Tribunale, un crimine che si riperpreta ancora oggi. Solo una settima fa, a Torino, in Via Roveda, Quartiere Mirafiori Nord, un camper dove viveva una famiglia con quattro bambini è stata attaccata dai razzisti con delle molotov. Sono riusciti a fuggire e scampare alla morte. Questa è la condizione vissuta da decine di migliaia di persone RSC, tutte a rischio di subire attentati razzisti. Rinchiusi da Governi, Regioni, Comuni nei "campi", luoghi di apartheid ed isolamento. Per superali, l'Unione Europea ha varato con gli Stati membri, Accordi Strutturali Europei di inclusione sociale. 

L'11 maggio 2018, si è svolto a Firenze, un' importante incontro organizzato nell'ambito della manifestazione "The State of the Union", dal titolo: "che futuro per la politica di coesione dopo il 2020", alla presenza del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, del Commissario Europeo alle Politiche Regionali Corina Cretu e di Karl-Heinz Lambertz Presidente del Comitato Europeo delle Regioni. 

Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom (ANR) è intervenuto denunciano il Governo Italiano per un utilizzo improprio dei Fondi Strutturali Europei destinati all'inclusione dei RSC e dei senza fissa dimora. Nonostante il palese tentativo di boicottare l'intervento da parte degli organizzatori e la chiusura del microfono le nostre parole sono giunte alla Commissione Europea. (intervento visionabile sul sito della Commissione Europea - minuto 86 https://ec.europa.eu/avservices/video/player.cfm?ref=I154969)

Ampio dossier è stato consegnato nelle mani del Commissario Europeo Corina Cretu che nel suo intervento ha assicurato l'apertura di una inchiesta e la massima attenzione. Tra le carte sottoposte al Commissario, la denuncia raccolta dalla Guardia di Finanza di Pontassieve, contro l'attuale Sottosegretaria di Stato Maria Elena Boschi, responsabile politico istituzionale UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Sindaco di Roma Virginia Raggi, indicati tra i principali responsabili della truffa in corso: un utilizzo illecito dei Fondi Europei.

Le nostre richieste di adeguamento del partenariato e delle governance a più livelli nei COMITATI DI SORVEGLIANZA del PON Inclusione 2014 - 2020, del PON Città Metropolitane 2014 - 2020 e dei Fondi Regionali Fes, Fesr e Feasr 2014 - 2020 sono andate inevase, con violazioni del regolamento Ue 1303/2013.

UNAR, l'ufficio indicato dal Governo Italiano quale Punto di Contatto Nazionale come “soggetto terzo”, chiamato a garantire in piena autonomia di giudizio e condizioni di imparzialità, l'effettività del principio di parità di trattamento fra le persone oltre che un preciso impegno a garanzia di un monitoraggio trasparente dello stato di attuazione della Strategia aperta alla condivisione e partecipazione di RSC ha fallito ad oggi il suo compito, non garantendo gli impegni assunti presso la Commissione Europea.

E' stata richiamata la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo il 25 ottobre 2017 dove "si invita la Commissione a valutare i programmi e le opportunità di finanziamento e sospendere i fondi in caso di utilizzo improprio. Le Strategie Nazionali devono operare a stretto contatto con le Regioni, gli Enti Locali, le organizzazioni di base e devono coinvolgere attivamente i Rom". http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P8-TA-2017-0413+0+DOC+XML+V0//IT

Nel fascicolo consegnato nella mani della Commissione Europea il caso di Giorgio Halilovic, di etnia Rom, nato a Roma, residente nel Camping River ed espulso illegalmente dallo Stato Italiano in Bosnia, dopo 36 anni vissuti nel nostro paese. Giorgio e la sua famiglia sono tra i beneficiari dei Finanziamenti Europei. La richiesta di ANR è la sospensione e la revoca dei finanziamenti concessi all'Italia per il periodo 2014 - 2020, per un totale di sette miliardi di euro. La Resistance Romanì continua ancora oggi, chiediamo Verità e Giustizia. Chiediamo la fine del Porrajmoshttp://www.infodata.ilsole24ore.com/2015/09/29/la-mappa-dei-rom-in-italia-la-comunita-conta-150170-mila-persone/

 
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