domenica 18 dicembre 2016 - Emilia Urso Anfuso

Rivoluzione! ...Dei politici, contro la popolazione

Sono molti i cittadini che, da tempo, parlano di voler "fare la rivoluzione". Non chiariscono come intenderebbero realizzarla, ma sono motlo prolifici di frasi a effetto. Sui social.

Nel frattempo, là fuori, nel mondo reale, c'è chi la rivoluzione la sta facendo davvero. E colpisce pesantemente la popolazione, troppo intenta a "sperare" "auspicare" "sognare un mondo migliore" o che "Arrivi un nuovo partito che metta tutto a posto"...

Vediamo quindi, la vera rivoluzione chi la sta facendo, e come...

Prendete un Movimento, metteteci a capo un noto cabarettista. Infoltitelo di cittadini italiani che non si sono mai occupati di Politica. Ora prendete lo stesso Movimento, catapultatelo in Parlamento. Attendete che il leader-cabarettista fomenti la popolazione contro la Politica, a suon di “Vaffanculo” e “Tutti a casa”.

Ora shakerate, e servite freddo. Ecco a voi la pantomima della contro-politica. Che ovviamente, non è affatto contro la Politica ma contro i cittadini e il loro bisogno ormai esasperato, di poter contare su qualcuno e qualcosa.

Prendiamo – una a caso – Virginia Raggi. Dal primo giorno del suo insediamento in Campidoglio, non ha sbagliato un solo errore. Sì, avete letto bene. Contornata da personaggi biechi – vedi la Muraro o l'ex finanziere Marra– si è inerpicata nella scalata a un successo ancor più bieco, a colpi di nomine di innominabili, appannaggi da record – la Raggi percepisce più del Presidente del Consiglio – malefatte coperte dal solito tormentone: “fateci lavorare, i problemi di Roma sono tanti”.

Talmente tanti, che Raggi & Co devono aver pensato: con tutto il bordello che c’è tra i bilanci in rosso, le collusioni con la mala e tutto il resto, ti pare che qualcuno si accorgerà che anche noi, ci metteremo il carico da 90?

Effettivamente, sono diversi i cittadini della Capitale che, malgrado tutto lo sfascio operato dall’amministrazione capitolina targata 5Stelle, sarebbero pronti a dare ancora fiducia alla Raggi e ai suoi. Credo che costoro siano affetti da una patologia che si chiama “Dispercezione della realtà” altrimenti non si spiega.

Più ne combinano, più trovano fautori. Più affossano se stessi, più possono contare su uno zoccolo duro di cittadini, pronti a battersi pur di sostenere non tanto una realtà, quanto un’inutile speranza: quella di aver trovato qualcosa e qualcuno di diverso.

Si, volendo riflettere a fondo, quelli del Movimento – tranne rarissimi casi – sono diversi. A parole. E per tale ragione, sono peggiori dei peggiori politici nazionali. Perché vedete, un conto è far parte di quella componente politica ormai additata da più parti come “Corrotta” “Disinteressata ai problemi della gente”, un conto è far parte di un (non) Movimento che, fin dagli albori della sua scalata alla politica, si presenta come l’unica alternativa possibile alla Casta, i cui componenti sono gli unici depositari del segreto dell’Onestà, della trasparenza, dell’operosità al solo fine di migliorare la condizione del popolo.

A parole, tutto quanto è possibile. Sono i fatti, a mancare. Sono le dimissioni anche, a mancare. Come nel caso – ormai divenuto di proporzioni imbarazzanti – della Raggi e di tutto l’entourage di cui si è contornata.

Adesso però, sono talmente tanti gli errori, gli inciuci, le omissioni, gli scandali operati per mano della Raggi, che il M5S è arrivato al punto di dover commissariare il Sindaco della Capitale: dai e dai, ovvio che ti affossano. O Virginia ha davvero pensato di poter fottere tutti, solo perchè messa a capo del Campidoglio? Andiamo...

Vogliamo cambiare argomento? Proviamoci, ma vi assicuro che, al giorno d’oggi, è molto difficile poterlo fare, riflettendo su quanto sta accadendo nel mondo della politica.

Prendiamo il caso della neo nominata Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. Prima si scopre che non è laureata, incorrendo nel reato - penale - di usurpazione di titolo. E già solo questa notizia, avrebbe dovuto portare alle sue dimissioni. Qualcuno si chiederà: “Ma perché dovrebbe dimettersi”?

Perché chi è chiamato ad amministrare un Ministero, deve poter avere autorevolezza, e questa autorevolezza – unita alle capacità – non può affondare nel fango delle contraddizioni. Come fai a prendere decisioni, ad essere autorevole, dovendo gestire il comparto dell’Istruzione che, a tutti gli effetti, prepara e certifica con titoli stataliDiplomi e Lauree – i professionisti, i manager, gli impiegati che in futuro si troveranno a dover, a loro volta, prendere il loro posto nelle caselle dell’immenso puzzle del sistema Italia? Non puoi. Non puoi permetterti di chiedere che vengano rispettate certe regole, se sei tu per prima a non averne i titoli.

Ma ecco che alla bomba se ne aggiunge un’altra, ben più esplosiva. Tenetevi forte: la Fedeli non solo non è provvista di Laurea, ma ha frequentato solo tre anni, dopo le scuole medie, per ottenere il titolo di “Maestra d’asilo”.

Ecco: una maestra d’asilo, viene chiamata a gestire il Ministero dell’Istruzione. A voi pare normale? Vi sembra che sia “cosa da poco”?

Non lo è, anzi: è un atto assolutamente sovversivo, rivoluzionario. Contro la popolazione. Che ancora fresca dei festeggiamenti per la “Vittoria del NO”, con tutta probabilità non ha ancora recuperato la lucidità necessaria a comprendere come, gli effetti del responso referendario, abbiamo sortito un destino peggiore, per gli italiani, che se avesse vinto il SI. Fin da subito infatti, tra l’incredibile “nuovo governo”, a tutti gli effetti fotocopia del governo Renzi ma con qualche avanzamento di carriera, come nel caso di Maria Elena Boschi che – stando ad alcune sue dichiarazioni - avrebbe dato le dimissioni in caso di vincita del NO. Eccola invece promossa al ruolo di sottosegretario a Palazzo Chigi. E’ una delle tante conferme che l’Italia è una nazione fondata sulle barzellette. Di cattivo gusto…

Che dire poi di Giuseppe Sala? Il Sindaco di Milano, viene ora indagato per l’affaire Expo, quello almeno relativo agli inciuci realizzati per ottenere l’area su cui è stato poi creato tutto l’ambaradam dell’esposizione che – tra mille scandali – si è tenuta nel 2015.

Un altro rivoluzionario, contro la popolazione. Ma d'altronde. lui che colpa ne ha a ben pensarci, se per realizzare l’Expo furono concesse deroghe persino sulla normative che regolamentano gli appalti? Vedrete: Sala ne uscirà più o meno pulito. Al massimo, in caso di condanna, da Sindaco potrebbe passare a presiedere un Ministero, oppure, potrebbe persino diventare premier.

Vi è chiaro, finalmente, che tutto ciò che sta accadendo in Italia è una vera rivoluzione, ma ad opera dei politici contro la popolazione?

E i cittadini, che fanno? Nulla. Assolutamente nulla. A meno che vogliate portare a esempio di “Fare” le mille castronerie che vengono postate ogni secondo sui social.

Da quelli che scrivono “Tutti in galera”! ma pretendono che avvenga per magia, a quelli che scrivono: “Auspico una rivoluzione DEMOCRATICA dei cittadini”. Ci spiegheranno con calma, cosa significhi una rivoluzione “democratica” in un sistema paese che di democratico non ha più nulla…

Insomma, siamo nel bel mezzo del caos più caotico che si potesse immaginare. Tutto e il contrario di tutto. Nulla che faccia sperare in una seppur tiepida ripresa della decenza.

La cosa che lascia basiti però, è l’incoerenza della popolazione che, nella migliore delle ipotesi, spera che un giorno, arrivi l’ennesimo partito, a “cambiare in bene le cose”. Questa gente, vive sperando, ma è senza speranza…




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