mercoledì 20 maggio 2015 - Osvaldo Duilio Rossi

Risultati della mediazione civile (anno 2014)

I dati statistici sulla mediazione stragiudiziale civile e commerciale relativi all’anno 2014 (diffusi dalla Direzione generale di statistica del Ministero della Giustizia) indicano che l’istituto funziona sempre meglio.

Le parti invitate a negoziare un accordo, durante l’anno 2014, hanno aderito alla procedura nel 40,5% dei casi e hanno conciliato la lite il 24,4% delle volte, impegnando mediamente 83 giorni, rispetto agli 844 in tribunale. Ciò significa che la mediazione conduce a un accordo nel 9,88% dei casi (il 24,4% del 40,5%). Prestazione che sembrerebbe peggiorata, rispetto al 13,73% dell’anno precedente (2013), ma che, come precisa la Direzione generale di statistica del Ministero della Giustizia, dobbiamo ponderare, distinguendo due atteggiamenti:

  • quello di chi abbandona la procedura al termine del primo incontro informativo, preferendo litigare in tribunale o accordarsi al di fuori della mediazione;
  • quello di chi svolge la fase negoziale e conclude un accordo in mediazione nel 47% dei casi.

Informazione che dimostra l’efficacia della mediazione civile, quando le parti acconsentano a svolgerla, e la necessità di continuare a promuovere intensamente l’istituto. Diffondere una cultura negoziale ha portato infatti le parti invitate in mediazione a comparire nel 43,4% dei casi (quarto trimestre 2014), dal 25,8% (primo trimestre 2012). La percentuale degli accordi conciliativi potrebbe addirittura crescere, ove fosse possibile tracciare le transazioni concluse al di fuori della mediazione e stimolate durante il primo incontro informativo col mediatore, che consente di intuire gli spazi negoziali.

Il successo dell'istituto dipende anche dai giudici che, nell’anno 2014, hanno invitato le parti a tentare la mediazione più che nell’anno precedente: il 5,6% delle mediazioni, nel 2014, è stato incardinato su impulso del giudice, rispetto all’1,9% dell’anno 2013.

Un’altra informazione conferma il successo della mediazione civile: le parti conciliano il 44,8% delle procedure incardinate su base volontaria. La cultura negoziale consentirebbe perciò di dimezzare il numero delle liti giudiziarie, trasformandole addirittura in occasioni di pacificazione o di creazione di valore, con un miglioramento del benessere individuale e sociale, anche per il profilo psicologico, oltreché per quello economico.

Materie

Pendenti

Iscritti

Carico

pend+isc

Definiti

Efficacia

def/tot

Condominio

3.087

19.263

22.350

16.139

0,72

Diritti reali

6.429

23.602

30.031

20.689

0,69

Divisione

2.282

8.499

10.781

7.311

0,68

Successione

1.762

7.152

8.914

6.123

0,69

Patti di famiglia

86

108

194

89

0,46

Locazione

3.716

20.763

24.479

17.993

0,74

Comodato

591

2.269

2.860

2.085

0,73

Affitto di aziende

571

1.464

2.035

1.311

0,64

Circolazione

1.071

700

1.771

668

0,38

Sanitaria

2.639

11.996

14.635

10.836

0,74

Diffamazione

403

1.292

1.695

1.217

0,72

Assicurazioni

2.530

10.833

13.363

9.913

0,74

Banche

5.888

44.992

50.880

38.184

0,75

Finanza

1.148

5.280

6.428

4.364

0,68

Altra natura

9.020

21.376

30.396

19.395

0,64

Totale

41.223

179.589

220.812

156.317

0,71

I patti di famiglia continuano a detenere il primato di materia meno discussa in mediazione.
Le materie di trattazione più veloce (contratti bancari, contratti assicurativi e responsabilità sanitaria) conferiscono però i risultati più scarsi, soprattutto a causa della mancata adesione della parte invitata (86,9% di diserzione in materia assicurativa; 66% in materia sanitaria). Ipotesi confermata dai dati relativi a un organismo "anomalo", che ha trattato solo conflitti assicurativi, per un totale di 115.423 casi, di cui solo 68 conciliati.

La presenza fisica delle parti e la presenza di un mediatore terzo, incentivate dalla giurisprudenza recente, consentono alle persone di guardarsi negli occhi per dare sfogo alle proprie frustrazioni e superarle, quindi di affrontare gli aspetti razionali dei problemi.

Mediate gente, mediate!




Lasciare un commento