mercoledì 27 maggio 2020 - loredana michelon

Risposta alla mail di Brando Benifei cons. Europeo-Emergenza Covid-19, Recovery Fund e Piano Ripartenza. Le risposte dell’Europa

Mail di risposta al consigliere Brando Benifei Consiglio Europero sull'argomento. Emergenza Covid-19, Recovery Fund e Piano Ripartenza. Le risposte dell'Europa

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Ciao, ho letto quanto scritto ma se posso dalla parte del cittadino vorrei fare le mie osservazioni.

Io sono Loredana Michelon e sono una lombarda con origini venete e sono anche l’ideatrice mai riconosciuta ufficialmente, del progetto innovativo del sistema sanitario lombardo e parlo delle Aziende Ospedaliere, progetto nato con l’idea di mettere in circolo fra loro ospedali vicini e evitare doppioni e di conseguenza primariati doppi che si sa bene quanto siano costosi.

Il progetto base è stato poi integrato con progetti innovativi che sono nel libro bianco della sanità, come il PS di pronto intervento tanto per intenderci, quello che è nato a Magenta ma che non è ancora terminato in quanto stanno facendo le sale operatorie che ora sono davvero molto pericolose ed anderebbero chiuse, superando l’ostacolo nell’usare le sale dell’ospedale di Abbiategrasso nuove di zecca come il suo reparto con 39 posti letto.

 

Tutto questo per dirti che non sono una sprovveduta nel campo ospedaliero e a conoscenza dei meccanismi dello stesso.

Io penso che ci siano delle gravi colpe da parte di tutta la fascia politica e dell’Europa per quanto riguarda la diffusione del virus e di come sia stato gestito. Non so se vi siete resi conto dei bollettini di guerra che tutti i giorni ci venivano e ci vengono ancora trasmessi.

Non capisco come non si intervenga su chi ha fatto delle delibere di giunta regionale e parlo di Gallera per la Lombardia, come il presidente stesso Fontana i quali sono riusciti a far passare questa delibera mettendo i coronavirus dentro alle RSA. Possono raccontare quello che vogliono ma hanno fatto una strage e ora come ben sai si contano 20.000 decessi in più di quelli dichiarati.

 

Oltre il danno la beffa (le dichiarazioni del consigliere europeo):

Emergenza Covid-19. L'Europa c'è. I miei interventi in Parlamento

Possiamo affermare con orgoglio che, in questa occasione, rispetto a crisi precedenti, l'Europa non è stata ferma e ha agito con decisione per aiutare l'Italia e gli altri Paesi Membri duramente colpiti dall'emergenza Coronavirus. Sono stati messi in campo miliardi di euro, un volume di aiuti e di garanzie senza precedenti nella storia dell'Unione. Le istituzioni europee, dunque, hanno risposto prontamente e in maniera consistente, ma non possiamo ignorare il permanere di storture e ritardi nella declinazione nazionale di queste misure e nell'erogazione delle risorse a livello dei Paesi Membri. Come Partito Democratico, insieme al Governo, stiamo lavorando senza sosta per sbloccare e velocizzare questi aiuti. È molto importante che si sia via via consolidata l'idea che soltanto uniti possiamo uscire da questa crisi sanitaria, sociale ed economica; un'idea che si è tradotta nell'apertura a una condivisione del costo di questa emergenza attraverso strumenti di debito comune, il cosiddetto Recovery Fund. Per la prima volta anche Paesi tradizionalmente rigoristi, come la Germania, favoriscono un cambio di passo nell'approccio alle difficoltà comunitarie. Ritengo che sia anche merito del lavoro politico portato avanti in queste settimane dal Governo italiano. Come ho affermato nel mio recente intervento al Parlamento Europeo (video) , adesso dobbiamo procedere con decisione con il Recovery Fund e con il Piano per la Ripresa elaborato dalla Commissione Europea, che arriverà mercoledì in Parlamento e sulla cui adeguatezza e tempestività vigileremo. Dobbiamo dare a tutti i cittadini il messaggio chiaro che l'Europa c'è.
Non è più il tempo di veti e timidezze: questa crisi ci ha posto di fronte la necessità assoluta di agire uniti e di procedere anche a una riforma coraggiosa delle istituzioni e dei trattati, così da costruire appieno quella integrazione europea che ha ispirato la Dichiarazione di Schuman, di cui recentemente è ricorso il settantesimo anniversario e di cui ho parlato in un intervento all'ultima plenaria del Parlamento Europeo (video)


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Scusami tanto ma io non credo che l’Europa ci stia aiutando nella giusta maniera. I soldi sono importanti ma noi dobbiamo far decollare di nuovo l’economia ed oltre ai finanziamenti abbiamo bisogno di essere liberi di agire in Europa nel migliore dei modi e non vincolati a regola fatte da paesi terzi che dell’Italia vogliono il completo fallimento.

Peccato che tedeschi e olandesi, ecc hanno in Italia proprietà ed interessi e sono ospiti in casa nostra ma la fanno da padroni

Permettimi di non essere d’accordo con te, noi avremmo avuto bisogno, per quanto riguarda le piccole medie imprese, commercianti ed artigiani nel momento più pesante e parlo della loro chiusura forzata, che a queste aziende fossero stati tolti gli oneri di affitto e spese di manutenzione come luce gas e telefono. Qui il governo avrebbe dovuto intervenire in Europa per ottenere dei soldi a fondo perduto a sostegno di questa situazione, ma anche della cassa integrazione che alcune ditte hanno potuto pagare ma che altre non lo hanno fatto e di conseguenza queste famiglie sono rimaste senza un centesimo.

Questo era da fare subito per non lasciare le famiglie nel baratro, ma nessuno di voi ci ha pensato.

Sinceramente credo che l’Europa ci stia dando le briciole di una torta che altri stanno mangiando.

 

Sai è come per me ho dato idee, come la cartella clinica informatizzata, l haousing sociale e le safety house chiamate nel libro bianco case della salute e nessuno si è mai degnato di pagare le idee, ma semplicemente di usarle senza nemmeno chiederlo.

Qui non esiste la meritocrazia ma solo personaggi messi li come statuette del presepe per le loro conoscenze, non certo del lavoro o di quanto poi vanno a discutere e a decidere senza sapere che la terra è sotto ai loro piedi e non a due metri di altezza.

Io chiedo giustizia per i morti che ci sono stati, per chi è rimasto senza lavoro, per chi come me ha dato ma non è stato mai ricompensato, ma come dovrei fare per credere in una politica sincera trasparente e dalla parte del cittadino quando noi cittadini e soprattutto italiano per il resto dell’Europa non siamo altro che un paese da sfruttare e dei cittadini di nessun valore, ma che hanno dato al mondo il meglio di quello che si poteva fare.

Ma voi politici dove eravate e ora dove siete??

 

 




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