venerdì 18 giugno 2021 - Antonio Citera

Rischiarono la vita a causa di un cinghiale sull’ex A3, famiglia di Sanza mai risarcita

Macchina in frantumi e vivi per miracolo a causa di un grosso cinghiale che vagava sull'autostrada Nonostante le prove fotografiche e la presenza dell’animale morto sull’asfalto, l’ANAS non ha mai voluto corrispondere dei danni, lavandosene le mani. 

Era l’ottobre del 2016, una notte di pioggia e vento forte, una famiglia di Sanza, piccolo comune del salernitano, in viaggio verso l’ospedale Federico II di Napoli, impatto’ violentemente contro un grosso cinghiale all’altezza dello svincolo di Atena Lucana. Un botto tremendo che frantumo’ il paraurti dell’auto e danneggio’ l’asse anteriore della stessa. L’auto a causa del colpo perse aderenza e sbando’ sull’asfalto viscido. Solo il caso e forse l’istinto dell’autista impedirono il peggio. Una storia agghiacciante che, pur documentata all’Ente che gestisce l’arteria, non è stata considerata e, la richiesta di risarcimento rispedita al mittente. Una vicenda assurda che pone in primo piano, un problema quello dei cinghiali vaganti che deve essere affrontato con forza. Tanti, troppi, liberi di muoversi per le strade e autostrade del comprensorio. Povere bestie incolpevoli alla ricerca di cibo che, si spingono anche nei centri abitati creando danni a colture,provocando incidenti che come nel caso specifico possono costare la vita a intere famiglie.




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