martedì 28 gennaio 2014 - Luigi Colella

Riempirsi la bocca d’acqua ma...

Chi parla e scrive di principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque, di solito spreca l'acqua giornalmente come gran parte dei cittadini. In molte città, specie nelle piccole e nei paesi, sono di difficile reperimento i rompigetto/riduttori di flusso aerati necessari per diminuire lo spreco d'acqua (e risparmiare sulle bollette). Non si trovano facilmente nei negozi specializzati, evidentemente la domanda scarseggia, il cittadino non li conosce, non li chiede, non li usa.

Pare però che non siano pochi i promotori d'iniziative per l'"acqua bene comune". Circoli, movimenti e partiti cittadini protagonisti di campagne di divulgazione e petizione, di sollecitazione, di propaganda.

Quante persone impegnate per tali iniziative? Famiglie che si suppone abbiano dotato i loro rubinetti di accorgimenti tali per ridurre lo spreco d'acqua, s'immagina.

Così non sembra, non si evince da chi commercializza gli economici riduttori di flusso, non è emerso dalle campagne di sensibilizzazione al referendum e all'adozione dell'esito referendario.

L’acqua è fonte di vita. Senza acqua non c’è vita. L’acqua costituisce pertanto un bene comune dell’umanità, un bene irrinunciabile che appartiene a tutti. Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: dunque l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti.

Parole sante che si sentono (e si leggono) quando riappaiono le note stampa o i gazebo in piazza.
Nobili gesti che andrebbero supportati anche da "azioni personali virali", quelle semplici buone azioni che per emulazione potrebbero espandersi alla cittadinanza che attivista non è ma che può diventarlo per scopi più alti.

rompigetto-riduttore-flusso-acqua-340x340

Un esempio: con soli 2,50€ le famiglie possono dotarsi di un kit che consente un risparmio fino al 50% di acqua e di energia. Consumare acqua calda significa consumare energia per riscaldarla (con conseguenti bollette sempre più care), un modo semplice, economico ed efficace per risparmiare fino al 50% sul consumo idrico ed energetico è da anni in commercio, basta semplicemente installare il kit riduttori di flusso su doccia e rubinetti.

Un'operazione che non richiede l'impiego dell'idraulico, impegna non più di 10 minuti per fare in modo che almeno 4 rubinetti di casa possano essere dotati dei rompigetto riduttori di flusso. Costa la metà di un pacchetto di sigarette e risparmi fino al 50%, di acqua e di energia.

È vero che c'è chi lucra sull’acqua, fa affari sulle esigenze degli uomini, oltre che sull’intero ambiente.
Prima ancora di smuovere montagne, oppure, mentre si tenta di smuovere montagne burocratiche e d'interessi, si può aiutare l'ambiente, quindi l'uomo, con piccoli gesti come quello su esposto.

Pubblici incontri per discutere di "beni comuni e di reinternalizzazione dei servizi relativi alla loro gestione", sulla necessità di "riacquisire coscienza sociale in un periodo particolare come quello attuale".

Ben vengano le tantissime firme raccolte in tutta Italia per stimolare l’adozione di una legge che sottragga la gestione dell’acqua al capitale privato, lo Stato finalmente si sta muovendo introducendo una tariffa sociale per l’acqua. Lo Stato comincia a dare risposte al messaggio politico venuto dal referendum che bocciò la privatizzazione del sistema idrico nel 2011 mirando a rendere effettivo l’obiettivo di rafforzare la natura "pubblica" della risorsa acqua.

La "battaglia giusta ed imprescindibile" sta ottenendo qualche risultato ma andrebbe combattuta anche in casa nostra, nelle nostre case anche attraverso i nostri rubinetti.

Chi, e se c'è da quanto tempo e come, risparmia acqua per uso proprio? Chi si è dotato di piccoli ed economici espedienti per non sprecare acqua (se non sai quali, alcuni puoi trovarli qui)?

Le parole vanno sprecate da chi non spreca acqua, si è più credibili, si fa bene all'ambiente e si raccolgono più consensi.

Spesso dalle nostre città giungono segnalazioni e lamentele riguardo la mancanza d’acqua, spesso in estate, spesso causate dall’eccessiva richiesta da parte degli utenti. L'esortazione è sempre quella di un uso più parsimonioso della preziosa risorsa (leggi qui). "Ci sono cittadini che non hanno giardini o piscine ma hanno la necessità di fare una doccia e usare l’acqua per necessità. Saremo invisi a quei pochi che irrigano con acqua potabile ma sono tanti i nostri sbirciatori che ci segnalano questo disservizio".

L'"obbedienza civile" che si chiede con le campagne referendarie, con o senza bandiere di partiti/movimenti, ha ottenuto la sua vittoria con 27 milioni di SI e qualche frutto, anche se lentamente, lo sta raccogliendo.

Che si obbedisca all'ambiente con piccole soluzioni perché ognuno di noi possa contribuire a migliorarlo.
Non riempiamoci la bocca d'acqua, deglutiamo e sollecitiamo azioni concrete, giornaliere. Più gazebo per far conoscere i modi, semplici ed economici, per risparmiare acqua ed energia, per vigilare e denunciare chi irriga i giardini con acqua potabile, chi riempie piscine, chi lava l'auto senza gli accorgimenti del caso...




Lasciare un commento